Merano, minaccia, insulta e perseguita l’ex compagna
Decretato il divieto di avvicinamento e contatto con braccialetto elettronico per lo stalker 46enne
Ancora l’ennesimo caso di maltrattamenti, atti persecutori ed aggressioni che ha come vittime le fasce deboli della nostra Comunità, in particolare donne e persone anziane.
Nella mattinata di ieri, gli Agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Merano hanno dato esecuzione alla Misura Cautelare del Divieto di Avvicinamento e di Contatto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bolzano su proposta della Procura della Repubblica nei confronti di un 45enne meranese, sottoposto a procedimento penale per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna.
Il provvedimento è scaturito al termine di un’articolata attività di indagine ad opera degli investigatori del Commissariato, che ha avuto origine dalla denuncia per atti persecutori sporta dalla vittima nei confronti dell’ex.
L’indagato, infatti, già allontanato dalla casa familiare anni fa per maltrattamenti, da tempo ha ripreso ad importunare, minacciare e perseguitare la donna, non accentando che la parte offesa avesse posto fine alla loro relazione sentimentale.
La circostanza poi che la vittima avesse intrapreso una nuova relazione sentimentale è stata recepita dal persecutore come una vera e propria provocazione, che lo ha determinato ad assumere atteggiamenti ancor più aggressivi, comprensivi dell’invio, per tramite dello smartphone, di una infinità di messaggi minatori, tanto da ingenerare nella donna uno stato di ansia e paura, che l’hanno costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, limitandone la libertà di comportamento e di intraprendere relazioni sociali.
Tutto ciò, come si è detto, ha portato alla emissione nei confronti dell’indagato della Misura Cautelare coercitiva del Divieto di Avvicinamento e Contatto, con l’applicazione del «braccialetto elettronico» a garanzia del fatto che costui non si avvicini alla vittima a meno di 500 metri.
In considerazione della gravità e della persistenza dei comportamenti posti in essere dall’indagato, il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, dopo aver attivato al riguardo la Divisione Anticrimine della Questura, ha disposto l’avvio della procedura finalizzata alla emissione nei confronti dell’uomo.