Bolzano, nuovamente arrestato il pusher del bar «Centro 2»

Stavolta il Questore Sartori lo ha sottoposto a regime di «sorveglianza speciale»

Nella mattinata di ieri gli uomini della Sezione Catturandi della Squadra Mobile della Questura di Bolzano hanno nuovamente proceduto all’arresto di un 64enne bolzanino pluripregiudicato e già arrestato nei giorni scorsi per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, essendo stato sorpreso all’interno del Bar «Centro 2» di Via Milano, da egli gestito, all’atto di cedere una dose di cocaina ad un tossicodipendente.
A seguito di questo episodio e del conseguente ritrovamento, nella sua disponibilità, di circa altre 40 dosi di cocaina, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori aveva disposto la chiusura del predetto Pubblico Esercizio per 30 giorni ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S..
 
Nonostante quanto accaduto ed in spregio al Provvedimento del Questore, il giorno seguente, come nulla fosse accaduto, P. C. era evaso dagli arresti domiciliari ed aveva riaperto il Bar, provocando l’immediato intervento della Polizia per far ripristinare l’ordine e la legalità.
Ieri mattina, pertanto, a P. C. è stato presentato ancora una volta il conto della Giustizia: a seguito dell’Ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza gli Agenti della Polizia di Stato hanno proceduto al suo arresto, essendogli stato revocato il beneficio dell’affidamento in prova ai Servizi Sociali al fine di scontare precedenti condanne, sempre per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
 
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria, P. C. veniva scortato presso la Casa Circondariale di Bolzano dove sconterà la pena sino ad oggi accumulata fino all’ottobre 2025.
Il Questore, quindi, dopo aver chiuso il Bar Centro 2, ormai divenuto un punto di riferimento per lo spaccio cittadino di cocaina, ed in considerazione della personalità dell’uomo, incline a delinquere, ha avviato nei suoi confronti la procedura per l’irrogazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, la quale diverrà eventualmente operativa all’atto della sua futura scarcerazione.