Bolzano, espulso dal Questore un altro balordo marocchino
Aveva acceso una violenta lite per ottenere alcolici che il titolare di un ristorante gli aveva rifiutato perché già alticcio
Nella tarda serata di giovedì giungeva una chiamata alla Centrale Operativa della Questura di Bolzano, attraverso il numero di emergenza 112 NUE, che segnalava di una violenta lite in atto in Piazza Verdi.
Gli equipaggi della Squadra Volanti della Polizia di Stato, giunti in pochi attimi nel luogo segnalato, notavano subito un uomo che, alla vista della Polizia, cercava di dileguarsi per sottrarsi al controllo.
Immediatamente fermato e, con non poche difficoltà, messo in sicurezza nell’abitacolo della Volante, il soggetto iniziava ad inveire violentemente contro gli Agenti intervenuti.
Il richiedente dell’intervento, titolare di un Ristorante della zona, riferiva che poco prima l’uomo fermato si era recato nel suo Locale per consumare sostanze alcooliche.
Poiché il soggetto appariva già in uno stato psico-fisico alterato, il titolare si rifiutava di somministrargli ulteriormente bevande di questo tipo.
Al rifiuto dell’esercente l’individuo assumeva un atteggiamento ostile, insistendo nelle proprie pretese.
All’ennesimo rifiuto ne nasceva un’accesa discussione poi sfociata in una aggressione fisica, nel corso della quale il titolare dell’attività riportava una ferita ad una gamba.
Il cittadino extracomunitario, sprovvisto di documenti di identità veniva pertanto condotto presso gli Uffici della Questura, dove veniva identificato per un marocchino con numerosi precedenti penali e di Polizia a suo carico, tra i quali rissa, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e furto aggravato.
Al termine delle formalità di Polizia Giudiziaria il marocchino veniva denunciato alla Procura della Repubblica per i reati di oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché per lesioni personali volontarie.
Il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, in considerazione della gravità di quanto accaduto, ha emesso nei confronti dell’uomo un Decreto di Espulsione, con contestuale Ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale.