Lupi, il TAR di Bolzano sospende l’ordinanza di Kompatscher
Il ricorso era stato presentato ieri sera dalle associazioni animaliste ENPA e LAV
Lo scorso 9 agosto il presidente della Provincia autonoma di Bolzano aveva firmato l’autorizzazione al «prelievo» di due lupi in Alta Val Venosta.
La motivazione nasceva dai disastri rilevati dal 14 maggio al 21 luglio, nel cui periodo furono segnalati nove attacchi di lupi con l’uccisione di 30 capi di bestiame in tre alpeggi nei territori comunali di Malles (frazione di Planol) e Curon.
L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) aveva dichiarato il prelievo «conforme alla legge provinciale», ma senza fornire una valutazione di merito. D’altronde, le osservazioni dell’ISPRA non sono vincolanti.
L’autorizzazione aveva una scadenza: 60 giorni dalla data dell’ordinanza. Questo perché, se i lupi sono abbastanza furbi da non farsi vedere subito nelle zone dove hanno già fatto scorribande, l’ordinanza doveva pur avere un termine. Se poi arriva l’inverno, i lupi non sono più pericolosi per gli armenti.
Ieri sera l’ENPA e la LAV avevano depositato un ricorso contro questa ordinanza e stamattina il TAR ha comunicato di aver sospeso la validità della decisione di Kompatscher.
Il motivo addotto dal TAR sta nel fatto che l’area di «prelievo» andava specificata con maggiore precisione.
In tutti i casi, la decisione definitiva verrà adottata entro il 7 settembre.
I lupi sono animali protetti, perché si trattava di una specie a rischio di estinzione. Adesso però che sono troppi, stanno creando guai un po’ dappertutto. La legge va rivista per consentire una maggiore elasticità nei casi di emergenza.
La trentina di capi di bestiame sbranati dai lupi ci porta istintivamente dalla parte degli animali indifesi. L’uomo deve difenderli: è un debito che ha nei loro confronti.