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Bolzano: pedina, minaccia, aggredisce e ferisce l’ ex fidanzato

La Polizia applica il braccialetto elettronico a una stalker bolzanina di 40 anni

Non accennano a diminuire i casi di maltrattamenti, atti persecutori ed aggressioni che hanno come vittime le fasce deboli della nostra Comunità, in particolare donne e persone anziane anche se, come recentemente dimostrato dagli arresti operati dalla Polizia di Stato bolzanina, talvolta anche gli uomini ne subiscono gli effetti.
Nella mattinata di ieri, gli Agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato hanno dato esecuzione alla Misura Cautelare del Divieto di Avvicinamento e di Contatto emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bolzano su proposta della Questura e richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di una 40enne bolzanina indagata per atti persecutori ai danni di un coetaneo.
 
Il provvedimento è scaturito al termine di un’articolata attività di indagine ad opera degli investigatori della Squadra Mobile, scaturita dalla denuncia per stalking sporta dalla vittima nei confronti dell’ex compagna.
Quest’ultima, infatti, al termine di una breve relazione, aveva iniziato a manifestare un comportamento morboso, tanto da presentarsi sotto casa e sul posto di lavoro dell’ex, sino al punto, in taluni casi, di aggredirlo fisicamente, provocandogli ferite ad un braccio con una chiave.
 
La circostanza poi che la parte offesa avesse intrapreso una nuova relazione sentimentale portava la donna a perseverare in maniera ancor più ossessiva nei pedinamenti e appostamenti, inviando messaggi minatori anche alla nuova partner, tanto da generare nell’uomo uno stato di ansia e di sconforto tali da costringerlo a cambiare lavoro per il timore di dover affrontare la sua stalker.
 
Tutto ciò, come si è detto, ha portato alla emissione nei confronti dell’indagata della citata Misura Cautelare coercitiva del Divieto di Avvicinamento e Contatto, con l’applicazione del «braccialetto elettronico» a garanzia del fatto che costui non si avvicini alla vittima a meno di 500 metri.
In considerazione della gravità e della persistenza dei comportamenti posti in essere dall’indagata, il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, dopo aver attivato al riguardo la Divisione Anticrimine della Questura, ha disposto l’avvio della procedura finalizzata alla emissione nei confronti di dell’indagata la Misura di Prevenzione Personale della «Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza».

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