Straniero va in bestia perché non gli danno più il sussidio
E, visto che ha aggredito gli agenti intervenuti per calmarlo, è stato arrestato. E il Questore di Bolzano gli ha revocato il permesso di soggiorno
All’incirca alle ore 12 della mattinata di ieri, a seguito di richiesta di intervento urgente pervenuta alla Centrale Operativa della Questura sul numero di emergenza 112 NUE, gli equipaggi della Squadra Volanti della Polizia di Stato sono stati inviati in Via Gamper, presso gli Uffici del Palazzo della Provincia di Bolzano a seguito della segnalazione di una persona molesta che si trovava all’interno degli Uffici provinciali.
Giunti sul posto in pochi minuti, gli agenti prendevano contatto con il personale della portineria del Palazzo della Provincia, il quale indicava il soggetto problematico, ancora all’interno dell’atrio, nello specifico nei pressi della porta che dava accesso all’Ufficio del Lavoro.
I Poliziotti iniziavano ad instaurare un primo approccio con l’uomo, con l’intento di tranquillizzarlo e di capire effettivamente quale fosse il motivo della sua rabbia; costui, tuttavia, appariva fin da subito molto nervoso ed aggressivo, sia nei confronti della Polizia, sia nei confronti del Personale provinciale.
Nel frattempo la Funzionaria che aveva richiesto l’intervento spiegava che il soggetto – in seguito identificato per un 33enne cittadino del Mali, in regola con il Permesso di Soggiorno ma con a proprio carico numerosi precedenti penali e di Polizia per reati quali minaccia, lesioni, oltraggio, atti persecutori, estorsione, sottrazione di persone incapaci e divieto di avvicinamento nei confronti di 3 persone che da costui avevano subito atti persecutori – il quale già in passato aveva causato problemi all’interno degli Uffici, si trovava all’ingresso per lamentarsi del fatto che gli era stata revocata l’indennità di disoccupazione «NASPI», in quanto non si era presentato a numerosi colloqui ai quali era stato invitato.
La Funzionaria riferiva che all’immigrato erano state consigliate diverse opportunità in merito alla possibilità di ottenere sussidi economici ma lo stesso aveva sempre rifiutato categoricamente quanto proposto. Il soggetto, inoltre, da circa un mese si presentava sistematicamente presso gli Uffici provinciali pretendendo, con modi sempre più aggressivi, i soldi della disoccupazione, tanto che il Personale aveva iniziato a temere seriamente per la propria incolumità.
Nel frattempo, con atteggiamento sempre più ostile, l’uomo rifiutava ostinatamente di declinare le proprie generalità o di mostrare un documento valido; invitato ad uscire dagli Uffici per non creare ulteriori disagi alle persone presenti, costui assumeva comportamenti ancor più aggressivi nei confronti dei Poliziotti, esternando frasi come:
«Finché non risolvo il mio problema, qui non entra nessuno.
«Voi chi c…. siete? Io da qui non mi muovo finché non vedo i miei soldi!»
«Io non ho paura della tua pistola, se vuoi puoi spararmi.»
Ad una ulteriore intimazione ad uscire dallo stabile, l’individuo iniziava a spintonare e ad aggredire fisicamente gli agenti, che si vedevano in tal modo costretti a bloccarlo con le manette in dotazione al fine di garantire l’incolumità loro e delle persone presenti.
In questo frangente lo scalmanato iniziava a sferrare calci e pugni all’impazzata, colpendo 2 Poliziotti con violenza tale da causar loro lesioni con prognosi di 10 giorni, come stabilito dai Sanitari del Pronto Soccorso.
Condotto negli Uffici della Questura, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria M. D. veniva dichiarato in arresto per i reati di violenza, lesioni, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale, nonché per interruzione di Pubblico Servizio.
In considerazione dell’accaduto e dei precedenti penali riscontrati, nei confronti di M. D. il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori ha disposto la Revoca del Permesso di Soggiorno.
Nel caso in cui non vi dovesse ottemperare, lascando il nostro Paese entro 14 giorni, verrà considerato clandestino a tutti gli effetti, con la conseguente applicazione delle norme in materia di espulsioni.