Roncola selvaggia, piena solidarietà di Anbi per Luigi Stefani
Francesco Vincenzi, Presidente ANBI: «Il rispetto della legalità e i crescenti interessi sulla risorsa acqua espongono i consorzi di bonifica a nuovi rischi»
«Il grave atto vandalico, di cui è stato oggetto l’attività agricola di Luigi Stefani, presumibilmente per l’attività svolta in qualità di Presidente del Consorzio Trentino di bonifica, è un segnale dei crescenti interessi, che si muovono attorno alla gestione idrica; nell’attesa che gli organi di polizia completino le indagini, non possiamo nascondere che l’ente consortile, grazie alla sua capacità progettuale ed operativa, è destinatario di importanti finanziamenti pubblici, destinati ad incrementare servizi collettivi per lo sviluppo di un’agricoltura sempre più sostenibile»: a richiamare attenzione sul gesto intimidatorio è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), di cui Stefani è componente del Consiglio.
«Esprimendo solidarietà alla famiglia Stefani, invitiamo non solo le Autorità competenti a vigilare, ma le comunità del territorio a stringersi attorno agli enti consortili, impegnati a tutelare, nel rispetto delle normative di legge, una risorsa comune come l’acqua. Il taglio doloso di 1255 viti non solo è un danno economico ed ambientale, ma è tanto più odioso, perché perpetrato ai danni di chi, come un amministratore di Consorzio di bonifica, è impegnato, con spirito prioritariamente volontaristico, nella tutela di un interesse collettivo, quale la tutela del territorio» conclude il Presidente di ANBI.