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Dolomiti di Brenta, intervento all’alba del Soccorso Alpino

Recuperata una cordata di tre alpinisti sulla via Maestri al Castel Alto dei Massodi

Si è svolta alle prime luci dell'alba un'operazione di recupero di tre alpinisti illesi sulla via Maestri al Castel Alto dei Massodi sulle Dolomiti di Brenta.
I tre ragazzi - uno residente a Trento del 1996, uno residente a Pergine Valsugana del 2001 e uno residente a Lavis del 1993 - hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco prima delle 21 di ieri sera perché non erano più in grado di proseguire, a circa 150 metri dall'uscita della via, a una quota di 2.400 metri.
 
La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero abilitato per il volo notturno, mentre gli operatori della Stazione di Molveno si rendevano disponibili in piazzola.
L'elicottero è salito in quota imbarcando un secondo tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino ma il tentativo di recupero non è andato a buon fine poiché gli alpinisti si trovavano in una zona strapiombante, sotto un diedro*.
 
In accordo con i tre alpinisti, illesi e appoggiati su una cengia**, si è deciso di attendere le prime luci del giorno per effettuare il recupero.
Alle 6 di questa mattina l'elicottero è decollato nuovamente da Mattarello e, dopo aver recuperato a bordo un secondo tecnico di elisoccorso, è volato in quota.
I due Tecnici di elisoccorso sono stati verricellati in parete per recuperare a bordo, uno dopo l'altro con due verricelli, tutti e tre gli alpinisti, trasferiti successivamente al rifugio Croz dell'Altissimo e affidati agli operatori della Stazione di Molveno del Soccorso alpino e Speleologico.
I tre erano in buono stato di salute e non hanno avuto bisogno di alcun ricovero in ospedale.
 
  Note  
*In montagna e in arrampicata, il «diedro » è una conformazione rocciosa costituita dall'incontro tra due piani diversi di roccia, che formano un angolo di ampiezza variabile (diedri chiusi, diedri aperti...). Assomiglia idealmente ad un libro parzialmente aperto.
 
** La «cengia» è una sporgenza pianeggiante di una parete rocciosa, che interrompe la verticalità di una montagna, spesso sede di sentiero o punto di riposo durante un'ascensione.

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