Il pilota che ha «atterrato» sull’Adige non aveva più carburante
Lo ha detto lo stesso pilotadi Trento, precisando che altrove sarebbe stato pericoloso
È confermata la versione per cui il pilota che ha «atterrato» sul fiume Adige ha dovuto farlo perché era rimasto senza carburante. Non è stata una dimenticanza, ma improvvisamente ha visto calare in maniera anomala il livello del serbatoio.
Il pilota ha ritenuto che non poteva farcela a raggiungere l’aeroporto e ha giudicato troppo pericoloso, non solo per i due a bordo, atterrare su una strada o su un campo.
E così, con una decisione presa velocemente ma da esperto pilota, ha predisposto l’aereo a un atterraggio di emergenza, ha aperto i finestrini e, all’altezza di Acquaviva, è planato sulle acque dell’Adige.
Come abbiamo visto, è andato tutto bene. I due sono usciti dal velivolo e hanno raggiunto la riva a nuoto.
La temperatura dell’acqua non era impossibile.