Brentonico non rimuove la via intitolata al generale Graziani
Il Consiglio Comunale ha respinto la mozione presentata dal consigliere Francesco Benedetti nei confronti del «generale fucilatore»
Mercoledì 28 novembre il Consiglio Comunale di Brentonico non ha approvato la mozione per rimuovere la denominazione di via Generale Graziani a Fontéchel.
La mozione, presentata dal consigliere Francesco Bendetti, era stata costruita attraverso un lavoro collettivo sul territorio che, nell’arco di svariati mesi, aveva visto il coinvolgimento di diversi metodi e sensibilità.
L’approfondimento in merito alla figura del generale era nato in seguito ad alcuni studi specialistici sulla Grande Guerra, tra i quali scritti di Quinto Antonelli e Giorgio Giannini presentati anche a Brentonico grazie alle iniziative promosse dall’Assessorato alla Cultura in occasione dei vari centenari susseguitisi sino ad oggi.
Il Circolo Arci «Ugo Winkler» si era fatto promotore della divulgazione e della conoscenza del ruolo e delle scelte del cosiddetto «generale fucilatore» Andrea Graziani, colpevole di soprusi nei confronti dei suoi sottoposti ben oltre i limiti, già di per sé ferocemente estesi, delle circolari del Comando Supremo emanate dal Generale Cadorna.
A supporto della richiesta di re-intitolazione della via, erano quindi state raccolte quasi trecento firme di cittadini, tra i quali la quasi completa totalità di coloro che risiedono attualmente in via Graziani.
La mozione favoriva la presa di coscienza dell’inadeguatezza di continuare a celebrare un controverso militare della Grande Guerra, pur curando di non cadere in una damnatio memoriae, in quanto il nome del generale e le ragioni della re-intitolazione sarebbero stati segnalati in una targa in prossimità della segnaletica interessata; promuoveva infine la sostituzione di questa passiva accettazione di retorica celebrativa alla memoria di personaggi di indubbio valore.
Nonostante l’esito negativo della mozione, possiamo riscontrare con soddisfazione che si è promosso un momento di approfondimento storico e di ripensamento di stantie dinamiche celebrative e retoriche presenti anche in altre intitolazioni odonomastiche, che il processo è stato organizzato e gestito «dal basso», che la cittadinanza si è fatta parte attiva di questo processo che è confluito in un’operazione di carattere istituzionale, che ci siamo mobilitati in sintonia con il pensiero e le azioni di altre amministrazioni comunali e comitati italiani, come dimostra il sostegno che il Comune di Noventa Padovana ci ha dimostrato approvando all’unanimità una mozione che chiede la sostituzione di tutte le vie titolate ad Andrea Graziani nei Comuni d’Italia.
Volendo tralasciare i rivolgimenti interni che hanno animato i consiglieri comunali di Brentonico nell’esprimere il proprio voto, dispiace tuttavia constatare che si sia persa un’occasione di riconfigurazione critica della memoria della nostra comunità e che il Consiglio non abbia ritenuto di suggellare con il proprio avallo politico e istituzionale la ragionevolezza di un’istanza che ha stimolato l’opinione pubblica a svariati livelli.