La comunità della Vallagarina impegnata nella solidarietà
Nell'ultima seduta dell'anno l'esecutivo ha deciso di aderire a una serie di progetti che promuovono la solidarietà e il benessere della comunità

Stefano Bisoffi e Enrica Zandonai.
Nell'ultima seduta dell'anno, l'esecutivo della Comunità della Vallagarina ha deciso di aderire a una serie di progetti che promuovono la solidarietà e il benessere della comunità.
«Non siamo solo un ente erogatore di servizi – ha spiegato il presidente Stefano Bisoffi affiancato dall'assessore alle attività sociali Enrica Zandonai – ci preme promuovere le azioni di prevenzione e di benessere sociale.»
Ecco dunque la serie di progetti a cui la Comunità dà il proprio sostegno
- Il primo si chiama «Chance» ed è della Cooperativa sociale Dal Barba.
Cooperativa subentrata nella gestione della trattoria «Dal Barba» di Villa Lagarina, che ha preso in mano il lavoro che era stato iniziato da «La Ruota».
Il progetto della nuova cooperativa si pone in continuità con quanto fatto dalla gestione precedente ampliando la finalità in quanto il ristorante verrà curato sia da ragazzi diversamente abili che da persone in difficoltà con l’obiettivo di offrire la possibilità di un inserimento nel mondo del lavoro.
- Il secondo progetto è dell'Associazione provinciale per i minori di Trento con cui la Comunità lavora da anni a Mori dove esiste sia un Centro Aperto che il Centro Diurno.
In questo caso l'iniziativa «Giovani in gioco» si rivolge alla prevenzione delle nuove forme di dipendenza, in particolare quelle legate all'uso delle nuove tecnologie e del gioco di azzardo.
Il progetto prevede una serie di incontri a partire dalle scuole per allargarsi a genitori, insegnanti e cittadini.
L'obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sul gioco e le nuove tecnologie, spesso viste come vie di fuga e soluzioni di fronte al disagio.
- Il terzo progetto si intitola «Arlecchino» e riguarda la Cooperativa Girasole di Rovereto, cooperativa nata nel 1985, per sviluppare un’attività di promozione e inserimento sociale per persone svantaggiate con particolare riferimento a quelle con problemi alcolcorrelati, portatrici di disagio psichico, dimessi dal carcere o beneficiari delle misure alternative alla pena detentiva o di sicurezza, difficoltà relazionale o comportamentali.
Da anni la Cooperativa ha avviato un’attività di falegnameria e restauro mobili attraverso la quale propone a persone con vario disagio un percorso terapeutico riabilitativo per l’acquisizione dei prerequisiti lavorativi.
Il progetto «Arlecchino» ha permesso l'assunzione di un operatore part time e la corresponsione di borse lavoro a tre persone segnalate dal servizi sociali della Comunità della Vallagarina.
- Infine il quarto progetto si riferisce alle Formichine promosse dalla Fondazione Famiglia materna e Punto di approdo di Rovereto e interviene nell'ambito del disagio femminile.
Ogni anno sono circa 150 le donne sole o con figli a carico ospitate dalle due realtà, molte delle quali presentano esigenze di socializzazione, di integrazione e di incremento delle abilità per l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’obiettivo è di offrire opportunità formative e di inserimento lavorativo attraverso l’attivazione di sinergie tra servizi pubblici, terzo settore e soggetti privati.
Il progetto si articola in tre tipologie di intervento, che corrispondo a diversi gradi di autonomia dei destinatari: centro occupazionale, per sviluppare, in un contesto relazionale positivo, risorse e capacità personali inespresse, rafforzando l’identità e l’autostima; laboratori per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi, in cui si svolgono attività di packaging, lavanderia e stireria, gestiti dal Punto d’Approdo e cucina e bar ristorante, gestiti da Famiglia Materna; «Donne all'opera» - inserimenti lavorativi presso aziende del territorio.
Il progetto contribuisce non solo all’uscita dal disagio delle donne coinvolte, ma anche alla crescita e al consolidamento del Distretto dell’Economia Solidale della Vallagarina.