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Giorgio Cavalcabò, l'avventuriero del '700 nato a Sacco

A Rovereto giovedì 8 settembre alle 16.30 visita guidata alla mostra, alle 18 presentazione del libro

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Giovedì 8 settembre a Rovereto si terrà un pomeriggio dedicato alla riscoperta della figura di Giorgio Cavalcabò, nato a Sacco nel 1717 e morto a Parigi nel 1799. Alle 16.30 è in programma la visita guidata gratuita alla mostra «L'Artista ritrovato. Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò e il barocco in Vallagarina», presso il Museo Civico, mentre alle 18 la presentazione del libro «Le marquis de Cavalcabò. Un grande avventuriero nell’Europa del Settecento» di Alessandro Cont. L'iniziativa è promossa da Soprintendenza provinciale per i beni culturali, Biblioteca Civica «Girolamo Tartarotti» di Rovereto, Centro di Ricerca sugli Epistolari del Settecento - CRES, Fondazione Museo Civico di Rovereto e Università di Verona.
 
Giorgio Cavalcabò fu uno dei grandi avventurieri del Secolo dei Lumi, lagarino di nascita, cortigiano nella Vienna tardobarocca, educatore nel contesto dell'alta aristocrazia austro-boema, collezionista d'arte e mecenate, nobile russo, diplomatico e cospiratore al servizio dell'imperatrice Caterina II, speculatore finanziario nella Parigi prerivoluzionaria, spregiudicato e camaleontico cosmopolita.
Il pomeriggio dell’8 settembre sarà dedicato alla riscoperta di questo personaggio, nato a Sacco nel 1717 e morto a Parigi nel 1799. Si inizia alle 16.30 con una visita guidata gratuita alla mostra «L'Artista ritrovato. Gaspare Antonio Baroni Cavalcabò e il barocco in Vallagarina», presso il Museo della Città Rovereto (posti limitati, prenotazione consigliata: www.fondazionemcr.it - info 0464.452800).
 
I curatori della mostra Alice Salavolti e Dario De Cristofaro accompagneranno i partecipanti tra le nuove sale espositive alla scoperta di uno dei massimi esponenti del barocco trentino, legato a Giorgio da relazioni parentali: il pittore fu infatti padrino del marquis Giorgio Cavalcabò.
A seguire, alle ore 18.00, l’appuntamento centrale della giornata con la presentazione, in Sala Belli (Palazzo Alberti, c.so Bettini 41) del libro «Le marquis de Cavalcabò. Un grande avventuriero nell’Europa del Settecento» di Alessandro Cont. La scottante attualità di Giorgio Cavalcabò risiede nel fatto che fu il primo rappresentante stabile della Russia a Malta (1770-1776), cooperando a fare dell'isola una formidabile base logistica per la flotta russa nel Mediterraneo e contribuendo in prima persona all'intreccio di attività politico-diplomatiche e militari che porteranno all'annessione della Crimea da parte dell'Impero degli zar (1784).
 
Il libro di Alessandro Cont ricostruisce per la prima volta, al dettaglio, l'avvincente biografia del «Marquis de Cavalcabò» sulla base di numerosi documenti inediti non solo europei e delle sue lettere a vari protagonisti della storia del Secolo dei Lumi.
L’iniziativa - organizzata dalla Biblioteca Civica Tartarotti in collaborazione con C.R.E.S. - Centro di ricerca sugli Epistolari del Settecento, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento e Università di Verona – vedrà la partecipazione dell’autore Alessandro Cont e dei professori Gian Paolo Romagnani (Università di Verona, C.R.E.S.) e Cristina Cappelletti (Università di Bergamo, C.R.E.S.).

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