Riapre a Pergine lo storico «Bar al ponte»
Il bar è stato rimesso a nuovo e l’inaugurazione ufficiale avverrà sabato 10 ottobre alle ore 16
I gestori del locale, noto anche con il nome della sua prima proprietaria «Catina», dopo la chiusura imposta dal Covid non erano più riusciti a riaprire al pubblico.
Ora, grazie all’entusiasmo di Stefano Sartori, il bar è stato rimesso a nuovo e con l’inaugurazione ufficiale di sabato 10 ottobre (dalle ore 16) si prepara ad aggiungere un nuovo capitolo alla sua lunga storia.
Si chiama Bar «Al Ponte», ma per tutti a Pergine è sempre stato semplicemente il bar della «Catina».
Per decenni la sua posizione all’imbocco della Strada Provinciale 66 di Montagnaga (il locale è in via al ponte 4, di fronte allo Stadio del Ghiaccio) lo ha reso una sosta quasi obbligata per chi da Pinè scendeva verso valle, per chi gravitava tra Pergine e le sue tante frazioni e per chiunque fosse di passaggio.
Di fatto, generazioni intere vi hanno trovato una porta aperta, da varcare per trascorrere qualche momento di relax, di divertimento o di incontro.
Una storia lunga oltre 80 anni (la licenza dei Tabacchi è la n. 33, una delle prime attive a Pergine) che a causa della pandemia sembrava essere giunta al capolinea.
I vecchi gestori dopo il lockdown avevano infatti deciso di alzare bandiera bianca: troppo elevati i costi, troppo incerti i tempi.
Ma quella che sembrava essere la fine, di colpo si è trasformata in un nuovo inizio: vedendo la serrata abbassata, infatti, Stefano Sartori, 45 anni, di Pergine, una carriera nell’edilizia, ha capito che quella era l’occasione che aspettava per cambiare attività lavorativa e coronare il suo sogno.
Lanciando il cuore oltre l’ostacolo ha deciso di farsi avanti e, inaspettatamente, ancora una volta la porta del Bar Al Ponte si è aperta.
Sulle ali dell’entusiasmo e grazie all’esperienza maturata in anni di cantieri, in poche settimane Stefano ha completamente rimesso a nuovo il locale ed ora è pronto a partire con questa nuova avventura.
L’inaugurazione ufficiale è fissata per sabato 10 ottobre.
«Il 10 del 10 del 2020: non è bizzarro? Questa data con i numeri che si raddoppiano quasi in sequenza – scherza Laura, la moglie di Stefano che lo affianca nell’impresa – è un po’ un simbolo della storia del bar e della nostra scelta, all’insegna del ‘lascia o raddoppia’. Speriamo ci porti bene…»
Per salutare questa storia che si rinnova e farsi conoscere il Bar Al Ponte ha invitato tutti i clienti di ieri e di domani per un momento di festa a partire dalle 16 e fino alle 19, con happy hour (birra ad 1 euro), stuzzichini per tutti e un po’ di buona musica.
«Vogliamo diventare un presidio di socialità e accoglienza di cui, tanto più di questi tempi, abbiamo tutti davvero bisogno»: è questa la missione di Stefano, che sa di iniziare questa nuova esperienza in un momento non facile.
Ma non si tira indietro: «È ovvio che dovremo rispettare i vincoli normativi e questo comporta dei limiti e delle rinunce, almeno per ora. Ma ci si deve convivere e comunque allegria e sicurezza possono andare a braccetto».
Dal passato il nuovo Bar Al Ponte eredita l'impronta di bar diurno: punterà infatti su buone colazioni (a partire dalle 6 dal lunedì al venerdì, dalle 7 il sabato), su un’offerta di pranzi veloci e panini preparati al momento con ingredienti di qualità e ovviamente anche sugli aperitivi, dal classico spritz a una scelta di vini che sappiano dialogare con il territorio ed esprimere l’amore dei gestori per la propria terra trentina.
«L’obiettivo è offrire qualcosa che soddisfi tutti i tipi di clienti: da “quel del bicerot”, a chi cerca qualcosa di più raffinato, dalle famiglie che si fermano dopo una passeggiata sul bellissimo Parco del Lungo Fersina, ai lavoratori che vogliono staccare la spina nel dopolavoro.»
Fino alle 21 (con l’eccezione della domenica, giorno di riposo), la porta del Bar Al Ponte sarà di nuovo aperta per tutti. Che la storia continui!