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Politiche economiche: la ricetta di Elly Schlein

La segretaria del Partito Democratico intervistata oggi al Festival dell'Economia di Trento dal direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini

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Sull'attuazione del PNRR Elly Schlein si è detta preoccupata: «Credo che il nostro Paese stia rischiando di perdere una grande occasione, storica e irripetibile, per fare investimenti nella giusta direzione, per affrontare l'emergenza climatica e la a riduzione delle disuguaglianze. Da mesi chiediamo al Governo di venire a riferire in Aula su quali modifiche intendono portare».
 
Parlando di tasse, la segretaria del Pd ha evidenziato la necessità di rendere più equo e progressivo il sistema:
«Questo Paese di patrimoniali ne ha tante e dovrebbe riorganizzarle. Ogni volta che si appiattisce il sistema, si appiattisce a svantaggio delle fasce più basse. Dietro alla flat tax c'è l'idea che faccio mancare servizi alle persone che non se li possono permettere da soli, come la sanità e la scuola.
«Serve una progressività complessiva, come un sistema ad aliquota continua. Bisogna riuscire a ridurre la tassazione sull'impresa e sul lavoro. Mentre la riduciamo dobbiamo pensare a perché la tassazione sulle rendite fiscali e immobiliari sia così bassa, rispetto a quella sul lavoro e sull'impresa.
«Si può dire o infrangiamo qualche tabù? Per noi il faro è la progressività fiscale e la redistribuzione. A partire dalla riforma del catasto in un senso più equo. A partire dal fatto che non possiamo negare che siamo in un Paese dove c'è una delle tassazioni sulle successioni più iniqua e più bassa».
 

 
«Le grandi sfide hanno bisogno di politiche condivise a livello europeo, come, ad esempio, in campo fiscale. Chiediamo - ha detto la Schlein - a chi vuole operare nel mercato europeo una maggiore trasparenza su quanti profitti fanno e quante tasse pagano in tutti i Paesi europei in cui sono operativi. Il principio fondamentale deve essere che le tasse si pagano dove si fanno profitti, non dove si fanno accordi con un governo compiacente che pensa di essere più furbo del suo vicino».
 
Non è mancata una domanda sulla situazione in Ucraina e sui rapporti dell'Europa con gli Stati Uniti e con la Cina:
«Sicuramente - ha detto la Schlein - l'invasione criminale di Putin dell'Ucraina ha avuto un importante impatto nello scacchiere geopolitico.
«Vorrei vedere - ha aggiunto - un ruolo più attivo dell'Unione europea. Se non riusciamo a costruire una politica estera comune credo che ci condanneremo all'irrilevanza nello scacchiere geopolitico. Dobbiamo costruire un nuovo multilateralismo e dargli più solidità e concretezza. Altrimenti le istituzioni, come l'Onu, rischiano di svuotarsi.»

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