Museo Storico di Trento – Capitale Memoria

La rappresentazione del lavoro nel cinema documentario italiano

L'italia non è un paese povero di Joris Ivens (Italia 1960, 135 minuti)
è il primo film che apre la rassegna.
Tra il 1959 ed il 1960 Joris Ivens, realizzò, su commissione di Enrico Mattei presidente dell'Eni, il documentario "L'Italia non è un paese povero".
Attraverso un lungo viaggio, dal nord ormai rinato dalle macerie del secondo conflitto mondiale, al sud ancora fortemente arretrato, Ivens raccontava lo sforzo di industrializzazione di un paese alla vigilia del boom economico.


Il fischio della sirena, di Stefano Muti (Italia 2005, 50 minuti)
racconta la lotta dei lavoratori dell'isola d'Elba contro la chiusura di uno dei siti minerari più antichi del mondo, avvenuta nel 1981.

Era tutto Michelin, memoria di una fabbrica
di Vincenzo Mancuso e Francesco Tabarelli (Italia 2006, 62 minuti)
raccoglie la memoria dei lavoratori della fabbrica trentina raccontandone lo sviluppo e il successivo declino attraverso le testimonianze dei suoi protagonisti e materiali d'archivio.

Sole, di Mariangela Barbanente (Italia 2000, 52 minuti)
è la storia di un gruppo di contadine della Puglia che lavorano nei campi grazie alla ancora diffusa organizzazione del caporalato. La condizione femminile di un lavoro duro e poco retribuito all'interno di un panorama ancora attuale.



Il mio paese, di Daniele Vicari (Italia 2006, 113 minuti)
Tra il 2005 e il 2006 Daniele Vicari percorre l'Italia in senso inverso al film di Joris Ivens L' italia non è un paese povero, per raccontare un presente segnato dalla crisi economica interna e dalla conseguente perdita di competitività internazionale. Nel suo viaggio - dalla Sicilia industriale di Gela e Termini Imerese, passando per Melfi, per i laboratori dell'Enea di Roma, dove si fa ricerca sulle energie alternative, per una città come Prato, alle prese con la complessa dinamica dell'immigrazione cinese, fino a Porto Marghera -, Vicari racconta un paese in difficoltà, che sta tuttavia cambiando pelle: assieme all'Italia del declino emerge quella della riconversione, di una nuova trasformazione.