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Ospitati per via temporanea a Bressanone 110 profughi

L'accoglienza risponde alla richiesta di sostegno che aveva formulato la Baviera

Dopo la decisione della Provincia, presa di comune accordo con il governo nazionale, di intervenire temporaneamente a sostegno della Baviera nella gestione dell'emergenza profughi, è stata messa a disposizione una struttura a Bressanone.
Nella prima giornata, nella città vescovile, alle ore 20 erano stati accolti 110 profughi.
L'ondata record di profughi provenienti non solo da sud d’Italia, ma anche dai paesi dell'Europa centro-orientale, sta creando una situazione ormai difficilmente gestibile dalla sola Baviera, uno degli approdi prediletti dai migranti.
L'emergenza umanitaria ha spinto il governo del Land tedesco a chiedere un sostegno temporaneo alla Provincia di Bolzano che, in accordo con le autorità nazionali, ha deciso di dare la propria disponibilità.
«Abbiamo compiuto i passi necessari – precisa Arno Kompatscher – affinché possa essere limitato il flusso di profughi verso la Baviera lungo l'asse del Brennero, offrendo una sistemazione temporanea sul territorio altoatesino.»
 
L'assessora alle politiche sociali Martha Stocker si è recata nel corso della giornata a Bressanone, dove è stata predisposta dalla Protezione civile, in collaborazione con l'associazione Volontarius, una struttura di accoglienza presso la palestra della scuola professionale «Durst» in grado di dare ospitalità per qualche giorno a circa 200 persone.
Rispetto al normale flusso di migranti degli ultimi mesi, controlli sui treni da parte delle forze dell'ordine si sono concentrati non più solamente presso le stazioni ferroviarie di Bolzano e del Brennero, ma anche presso quella di Bressanone, dove si è attivata una rete di solidarietà per fornire informazioni e assistenza ai profughi.
Nel corso della giornata, alla luce della situazione verificata alle ore 20, risultavano essere stati accolti nella città vescovile circa 110 persone.
«Abbiamo avviato tutte le procedure necessarie a far fronte all'arrivo di numerosi profughi - sottolinea Arno Kompatscher - e anche se il flusso di persone risulta inferiore rispetto alle attese, probabilmente anche in virtù dell'annunciata intensificazione dei controlli, siamo pronti ad offrire accoglienza ai migranti che transiteranno per l'Alto Adige.
«In caso di emergenza – conclude l'assessora alle politiche sociali Martha Stocker – è attivabile anche la palestra del liceo delle scienze umane "Gasser", sempre di Bressanone, con altri 200 posti letto, senza contare che il centro di prima accoglienza del Brennero può eventualmente dare ospitalità ad un'altra settantina di migranti.»

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