Jolanda Dematté, missionaria in Brasile, ringrazia la Provincia
Stamani l'incontro con il governatore Ugo Rossi: «Non la lasceremo sola»
Jolanda Demattè, di Vigolo Vattaro, ha passato gran parte della sua lunga vita lavorando come puericultrice, al servizio di famiglie facoltose, negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia, Austria, Svizzera.
Poi, una volta in pensione, ha deciso di ricominciare: come missionaria laica della Diocesi, in Brasile, in una favela di Salvador de Bahia, con i più poveri.
«E sono contenta, – dice con un sorriso. A quasi 90 anni, Jolanda gestisce 3 case di accoglienza che ospitano circa 180 bambini abbandonati. – Alcuni arrivano che pesano 6-7 chili e hanno anche 3 anni. Al limite della sopravvivenza. Ma in tutti questi anni non ne abbiamo mai perso uno.»
Il merito va un po' anche alla Provincia, che ha sempre sostenuto i suoi sforzi.
Per questo stamani la signora Demattè, che torna quasi tutti gli anni nel suo Trentino, ha voluto incontrare il governatore Ugo Rossi, ringraziando per l'aiuto ricevuto fin dal 1997.
«Un aiuto che proseguirà», ha confermato Rossi.
La favela in cui la signora Demattè ha aperto le tre case che accolgono i bambini abbandonati è quella di Rio Vermelho.
«Quando sono arrivata lì – ha spiegato – dopo un primo periodo trascorso nel sud del Brasile, dove ci sono le comunità degli emigrati trentini, sono stata colpita dall'estrema povertà. Gran parte della popolazione era analfabeta. Però era gente buona.
«Poi è arrivata la droga ed è cambiato tutto. Non passa una settimana senza che ci sia qualche delitto. E le famiglie si sono disgregate.»
A farne le spese i più piccoli, spesso abbandonati a se stessi. Nelle strutture che ha aperto, sono assistiti da una quindicina di maestre.
«Ne ospitiamo 180 e vorremmo fare di più, ma non possiamo fare tutto.»
Le autorità locali sostengono in parte il centro, ma a volte sono costrette a tagliare. L'aiuto della Provincia per far proseguire l'attività è dunque decisivo.
«Anche se il nostro bilancio è calato non abbiamo toccato i fondi per questo tipo di iniziative, – ha detto il governatore Rossi. – Non la lasceremo sola.»