Dichiarazioni di Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEF

L’allarme dell’UNICEF: da marzo nello Yemen 135 bambini uccisi e 260 feriti

Questo il messaggio che l’UNICEF ha inviato alle redazioni, per voce del Direttore Generale Anthony Lake, che denuncia al mondo la strage quotidiana di bambini

Altri due bambini uccisi e sei feriti nel conflitto in Yemen sottolineano l’urgente necessità di agire per proteggere i bambini - e per porre fine alle ostilità che stanno devastando la loro vita e il futuro. Il bilancio sembra crescere di giorno in giorno.
Dal momento in cui il conflitto ha avuto un’escalation a marzo, almeno 135 bambini sono stati uccisi e 260 feriti. Quasi un terzo delle morti si sono verificate nella città costiera di A'den, dove la violenza è di nuovo aumentata negli ultimi giorni.
Ognuna di queste morti rappresenta una tragedia personale - e un triste ricordo del tributo che il conflitto in Yemen sta prendendo. È anche la prova chiara della natura della violenza, che prende di mirai i gruppi già vulnerabili, con i bambini che sono quelli più a rischio.
Le ultime vittime del conflitto appartenevano alla comunità Muhamasheen, un gruppo che ha subito decenni di discriminazioni e ostracismo in Yemen. Le famiglie di questo insediamento sono ora in fuga dalle loro case.
I bambini non dovrebbero continuare a pagare il prezzo delle violenze in Yemen. Tutte le parti in conflitto sono obbligate ai sensi del diritto umanitario internazionale a proteggere i bambini dai pericoli. Come minimo, ci dovrebbe essere una tregua umanitaria per fare in modo che aiuti salvavita raggiungano i feriti, i malati, i deboli e tutti coloro che sono colpiti dalla violenza. Ma solo una fine completa delle ostilità può proteggere i bambini dello Yemen. Essi sono il futuro dello Yemen.
Anthony Lake, Direttore generale dell’UNICEF

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