Dall'Alto Adige un primo aiuto di 50.000 euro al Nepal
La Giunta provinciale ha messo a disposizione questo primo intervento per la fase di emergenza dopo il terremoto che ha devastato il Nepal
Con un primo finanziamento di 50mila euro deciso nella seduta di oggi (28 aprile) la Giunta provinciale interviene, d'intesa con il Ministero degli esteri e attraverso il partner estero della Croce Rossa nepalese, con un aiuto immediato dopo l'immane tragedia che ha colpito il Nepal.
Ulteriori misure di sostegno alla popolazione nepalese - i senzatetto sono al momento stimati in un milione - saranno vagliate nelle prossime settimane.
Attraverso la cooperazione allo sviluppo Alto Adige e Nepal hanno costruito un legame profondo da anni.
Il sostegno alla crescita sociale ed economica del Paese dell'Himalaya è stato uno dei punti centrali del programma di cooperazione internazionale della Provincia di Bolzano.
Nel periodo 2000-2014 sono stati finanziati complessivamente 23 progetti di organizzazioni (tra cui Associazione Pro Nepal, Ethical Project, Associazione Beppe e Rossana Mantovan) e progetti diretti della Provincia per un totale di 800mila euro.
Attualmente la Provincia ha in corso in Nepal due progetti pluriennali di sviluppo nel settore della protezione civile e del soccorso alpino: uno fa seguito all'accordo siglato nel 2011 con il governo della capitale Kathmandu per la formazione e l'aggiornamento del servizio antincendi in una metropoli arrivata a oltre 2,5 milioni di abitanti ma con poche decine di vigili del fuoco e attrezzature superate.
La Provincia ha messo a disposizione 150mila euro e automezzi e macchinari, oltre a personale per la formazione in loco.
Un secondo progetto riguarda la costruzione di un efficiente sistema di soccorso alpino, finanziato dalla Provincia con 130mila euro e che ha visto la formazione di un nucleo di operatori specializzati nella medicina d'alta quota e nel soccorso in montagna, in collaborazione con l'Istituto di medicina d'emergenza in ambiente alpino dell'Eurac e l'Alpenverein.
Nel 2012 è giunto in Alto Adige un gruppo di 10 medici nepalesi e 9 sherpa per partecipare a corsi specifici.