Fondi europei: primi spiragli di accordo nella trattativa Ue
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Bonaccini: «l'Italia non rinunci ai 36 miliardi del Mes, il più grande investimento dell'Europa»
Nella trattativa in corso sui fondi europei dovuti alla crisi economica dovuta alla pandemia ci sono alcuni spiragli di un possibile accordo arrivano le prime aperture di Olanda e Austria.
Il premier olandese Rutte parla di «un ottimo testo» sul meccanismo del super freno d'emergenza, che riguarda la governance del Recovery Fund, e quindi il tema dell'attuazione dei piani nazionali delle riforme, sul quale, ha precisato, si sta «lentamente guadagnando consenso».
Mark Rutte, primo ministro olandese, nega spaccature, ma il cancelliere austriaco Sebastian Kurz vede 'un ottimo risultato' nella attuale riduzione del Recovery Fund.
Per il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, «l'accordo si farà e sarà un buon accordo che segnerà la sconfitta di tutti i nazionalisti antieuropeisti, di destra e pure di sinistra, dei cosiddetti frugali e di coloro che pensano che il mercato da solo possa risolvere tutti i problemi».
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ribadisce che «l'Italia non rinunci ai 36 miliardi del Mes, il più grande investimento dell'Europa per i Paesi colpiti dalla pandemia.
«Qualcuno non li vuole ma se arrivassero sarebbero per l'Emilia Romagna tra i due e i tre miliardi di euro.
«Abbiamo un nuovo ospedale da costruire a Piacenza, Case della Salute da realizzare e potenziare la medicina domiciliare.»