Immigrazione: sottoscritto ieri l’accordo Governo-Regioni
Nella «cabina di regia» raggiunto l'accordo per affrontare l'emergenza umanitaria dopo l'incontro di Tunisi
Nella cabina di regia della
Conferenza Unificata del 6 aprile 2011, il Governo, le Regioni e
Province autonome e gli Enti locali, è stato raggiunto un accordo
di massima.
Anzitutto il Governo ha deciso di affrontare l'emergenza umanitaria
avvalendosi dell'articolo 20 del Testo Unico sull'Immigrazione
(vedi nota a pié di
pagina), che consente al Presidente del Consiglio di
consiste nell'«adottare misure di protezione temporanea, anche in
deroga a disposizioni del TU, per rilevanti esigenze umanitarie, in
occasione di conflitti, disastri naturali o altri eventi di
particolare gravità in Paesi non appartenenti all'Unione
Europea».
Le misure che il Governo ha determinato consistono nel riconoscere
lo status di rifugiato ai profughi provenienti dal teatro della
Libia e di concedere il permesso provvisorio di soggiorno.
Quest'ultimo consente agli immigrati di spostarsi all'interno
dell'Unione Europea (quindi anche in Francia) per tutta la durata
del permesso.
Un anno di tempo è quanto basta per trovare un lavoro o comprendere
che non sia possibile trovarlo.
Per i rifugiati, il problema è quello dell'accoglienza. E qui
entrano in gioco Regioni, Province autonome e Enti locali.
Si confermano dunque le strade approvate nei giorni scorsi, per cui
i rifugiati verranno accolti in comunità locali con lo status di
rifugiato politico, con la precisazione che non si può trattare di
tendopoli ma di vere e proprie sistemazioni pressoché permanenti,
che il Trentino ad esempio ha realizzato da tempo per quste
finalità.
Ecco nel dettaglio come il Governo, le Regioni e Province autonome
e gli Enti locali hanno convenuto di integrare il precedente
accordo (siglato lo scorso 30 marzo) con i seguenti punti:
1) Il Governo si impegna ad avviare un'iniziativa verso l'Unione
Europea per dare corso all'articolo 5 della Direttiva n. 55 del
2001;
2) I destinatari del permesso di soggiorno di cui all'articolo 20
che opteranno per la permanenza in Italia saranno assistiti su
tutto il territorio nazionale e di ciò si fa garante il
Governo;
3) Il piano per l'accoglienza dei profughi sarà presentato entro 10
giorni attraverso il sistema di protezione civile nazionale, deve
prevedere step di attuazione per singola Regione, tenendo conto
delle assegnazioni già realizzate in queste settimana, mantenendo
così in ogni fase l'equa distribuzione sul territorio
nazionale.
Tale Piano dovrà prevedere anche l'assistenza per gli immigrati a
cui è riconosciuto l'articolo 20 per coloro che decidessero di
rimanere in Italia.
Anche al fine di determinare e avere il quadro progressivo ed
esatto delle presenze nell'ambito di tutto il territorio nazionale.
A tal fine è ripristinato il tavolo presso il Dipartimento
nazionale della Protezione civile con il sistema della Protezione
civile regionale, integrato dai rappresentanti di Anci e Upi e
Regioni;
4) Deve essere assicurato un finanziamento adeguato e capiente per
sostenere l'emergenza al Fondo presso il Dipartimento nazionale di
Protezione civile che sarà utilizzato per finanziare le attività
sul tutto il territorio nazionale del sistema di protezione
civile.
Ciò va attivato attraverso apposita ordinanza di protezione civile.
5) Per dare piena attuazione all'accordo p recedente in relazione
ai minori stranieri non accompagnati, deve essere assicurato il
finanziamento pluriennale creando un Fondo apposito in favore dei
Comuni che prendono in carico i minori, cui spetterà di assegnare
il minore alle strutture a tal fine autorizzate;
6) Questo nuovo sistema di accoglienza diffusa sull'intero
territorio nazionale consente di superare l'attuale gestione degli
immigrati irregolari.
Il link all'accordo: www.regioni.it/upload/060411_acc_immigraz.pdf |
Art.20 - Misure straordinarie
di accoglienza per eventi eccezionali. |