Prosegue a Caserta l’operazione Strade Sicure
In 45 giorni, gli alpini di Vipiteno hanno arrestato 4 persone Controllato 8.000 persone e 7.700 veicoli
Caserta.
Gli Alpini del 5° Reggimento, di stanza a Vipiteno (profondo
Nord), dall'8 agosto scorso sono impegnati nell'Operazione
Strade Sicure sulla piazza di Caserta (profondo Sud), agli
ordini del loro Comandante, Colonnello Giovanni Coradello.
In soli 45 giorni di duro lavoro, in sinergia con le altre Forze
dell'Ordine, dall'8 agosto al 22 settembre 2011 hanno effettuato
1.450 attività fra pattuglie e vigilanza ai siti fissi (Tribunale
di Santa Maria Capua Vetere e cittadella USA a Gricignano).
Hanno percorso oltre 180.000 chilometri; hanno controllato qualcosa
come oltre 8.000, di cui 40 sono state denunciate a piede libero,
mentre 4 sono state affidate alle patrie galere di Santa Maria
Capua Vetere.
Hanno fermato e controllato 7.700 veicoli, di questi ultimi ne sono
stati sequestrati ben 70 perché non in regola con le norme previste
dal Codice della Strada.
Insomma un lavoro duro, diuturno, senza risparmio di energie, ma i
dati parlano da soli e infondono nelle 300 penne nere, che da
Vipiteno sono «Benvenuti al Sud», parafrasando un noto film
nostrano, ottimismo e consapevolezza di star facendo qualcosa di
veramente utile per il nostro ed il loro Paese.
«La gente di qui si è dimostrata da subito ospitale, nonostante lo
stupore iniziale nel vedere le Penne Nere. - Ci ha confidato la
Caporale Alpino Maria Brancaccio, il cui cognome rivela la sua
origine casertana. - Ormai, dopo oltre un mese di permanenza a
Caserta, le persone ci guardano meno con sorpresa.»
«Inizialmente c'è stato un po' di stupore fra la gente - le fa eco
il 1° Caporal Maggiore Alpino Raffaele Maiello, anch'egli di
Caserta, che sta facendo da Cicerone ai commilitoni che
non hanno mai visitato Caserta e le sue bellezze. - Vedere gli
alpini a 800 km dalle Alpi è una cosa insolita. Più di qualcuno ci
ha chiesto cosa facessimo a Caserta. Comunque ho sempre notato da
parte di tutti un grande rispetto nei nostri confronti.
«Essere impiegato nell'operazione Strade Sicure nella mia città -
ha aggiunto - mi rende particolarmente orgoglioso [come dire che
non si vive di solo pane - NdR]. Finalmente ho la possibilità
concreta di dare il mio contributo per risolvere alcuni dei
problemi che sono sotto gli occhi di tutti sul territorio della
nostra provincia.»
«Per me è la prima volta a Caserta - ci ha detto invece la Caporale
Alpino Fabiola Rech (nella foto), nata a Rovereto (Trento) nel 1989
- e in generale la prima volta che mi appresto a trascorrere un
periodo lungo nel sud Italia.
«Le problematiche legate alla camorra non si avvertono nella vita
di tutti i giorni, almeno non così palesemente come il più delle
volte viene invece lasciato intendere dalle notizie di cronaca. -
Ha aggiunto la teutonica bellezza trentina. - Quindi ho avuto
un'ottima impressione di Caserta e sto vivendo questa esperienza in
modo positivo, nonostante i miei interessi e i miei affetti siano
molto distanti. L'ospitalità degli abitanti di Caserta è stata
encomiabile. Mi piacerebbe trovare lo stesso calore fra la
gente di Vipiteno.»
Detto da una ragazza che non è mai stata a Caserta e abituata a
leggere e vedere quello che scrivono e dicono in televisione di noi
casertani, è bellissimo.
Nunzio De Pinto