Due «Shure» importanti si sono svolte a Bala Murghab
Il popolo afghano comincia a essere protagonista nello sviluppo economico del proprio Paese
Si sono svolte ieri nella Provincia
di Badghis, nel nord della Regione sotto la Responsabilità
Italiana, due importanti shure (incontri), fra gli
Elder (anziani), le autorità locali ed i rappresentati
delle Forze di ISAF, tese a discutere gli intereventi e le
problematiche dei vari villaggi della provincia.
L'attività è la prima dopo l'importante operazione congiunta fra le
forze di sicurezza afghane ed i Paracadutisti della Folgore che ha
permesso, nelle scorse settimane, di raddoppiare l'area
sicura all'interno della quale vive la popolazione afghana
e soprattutto di poter cominciare a parlare di sviluppo anche a
livello Regionale permettendo in questo modo un progressivo aumento
della governance seguito da sviluppo sostenibile anche grazie alla
capacità delle forze afgane di garantire le basilari condizioni di
sicurezza.
Le due attività hanno visto impegnati per tutto il giorno, il
Governatore della Provincia di Badghis, il District Manger e gli
helder locali, compresi quelli dei villaggi neo annessi all' area
sotto il controllo delle Forze di Sicuerezza.
Alla presenza del Generale di Brigata Carmine Masiello Comandante
della Regione Ovest sono state discusse le iniziative che dovranno
essere attuate per migliorare le condizioni di vita della
popolazione e per la sicurezza e la stabilità di questa area.
Una delle principali richieste emerse è stata la necessità di poter
disporre di energia elettrica, cosa fondamentale in un' area ancora
fortemente rurale come questa.
E' stata infatti analizzata la possibilità di poter fornire, anche
grazie all'intervento di ISAF, gruppi elettrogeni, ed è stata
altresì proposta la realizzazione di una rete elettrica con una
fornitura proveniente dai Paesi confinanti.
Il supporto alla popolazione viene garantito su quattro differenti
livelli.
Il primo livello è quello sostenuto direttamente dalle forze
operative sul terreno, soprattutto in zone nelle quali la sicurezza
non è ancora completamente garantita e si pone l'obiettivo di
realizzare piccoli progetti ad impatto immediato su diretta
richiesta di capi villaggio, quali la fornitura di generi
alimentari, realizzazione di pozzi e l'assistenza medica.
Il secondo livello è a livello Provinciale, e prevede la
realizzazione di progetti a più ampio respiro, quali scuole,
cliniche ed interventi infrastrutturali, proposti dai governatori e
delle autorità locali.
Esistono poi i progetti a livello Regionale, quali la realizzazione
di strade, ponti ed opere pubbliche, finanziati da donors
internazionali e gestiti direttamente dal Governo di Kabul.
L'ultimo livello di aiuti, per altro già in atto nella Regione
sotto il Comando Italiano, è quello che vede coinvolta
l'imprenditoria privata che investe in progetti economici
sostenibili a lungo termine nelle varie Provincie.
Le attività come quelle di oggi, sono il segno tangibile del
desiderio del popolo afghano di essere sempre più il protagonista
nello sviluppo del proprio Paese.