Afghanistan: ufficiale dei Carabinieri ucciso a colpi di kalashnikov
Il tenente colonnello Cristiano Congiu è morto per difendere da una rapina una donna americana che era con lui
Il tenente colonnello Cristiano
Congiu, in servizio presso l'ambasciata italiana a Kabul, è stato
ucciso oggi nel corso di una rapina avvenuta in un centro abitato
della valle del Panshir.
Le nostre autorità insistono col dire che si tratta di un delitto
comune, anche se non sfugge a nessuno che dirigere l'antidroga in
Afghanistan comporta più problemi che altrove.
Le circostanze comunque mettono in risalto le alte qualità della
vittima.
Secondo una prima ricostruzione, il fatto è avvenuto mentre Congiu
si trovava in una località dell'Afghanistan nord orientale insieme
a due suoi conoscenti di vecchia data, entrambi civili, un afghano
e una donna americana.
Nel corso di questo viaggio i tre amici sono stati fermati da
alcuni ragazzi del posto allo scopo di rapina.
La donna ha reagito e uno di questi si è avventato contro di lei,
sbattendola violentemente contro un muro.
Il tenente colonnello è intervenuto immediatamente, ha estratto la
sua pistola e ha fatto fuoco ferendo lievemente l'aggressore.
Gli altri presunti rapinatori si sono dati alla fuga, mentre il
colonnello ha soccorso il giovane che aveva ferito.
Stava per caricarlo in un'auto per trasportarlo in ospedale, quando
i compagni del ragazzo sono tornati accompagnati da altri uomini
armati di kalashnikov.
Costoro hanno aperto il fuoco da lontano, colpendo il carabiniere
alla testa.
Congiu è morto sul colpo.
I due amici della vittima sono scappati alla loro auto e si sono
recati al primo posto di polizia, dove hanno denunciato
l'aggressione.
La polizia è accorsa sul posto dell'agguato e hanno recuperato il
corpo dell'ufficiale.
Il ragazzo ferito non c'era più, ma poi è stato individuato ed è
stato arrestato per l'aggressione alla donna americana.
E' stata aperta una inchiesta dalla polizia afghana, ma quattro
ufficiali dei Ros sono stati inviati in Afghanistan per svolgere
accertamenti, perché la versione fornita da fonti afghane parla di
colluttazione con un «eroinomane».
Secondo questa versione, Congiu si trovava sul posto per lavoro,
accompagnato da una donna e da «un interprete». Sarebbe scoppiata
una rissa fra l'ufficiale dei Carabinieri e un «noto
eroinomane».
Congiu avrebbe sparato due colpi e l'eroinomane sarebbe
entrato in coma. I parenti del tossicodipendente avrebbero allora
sparato un colpo in testa allo «straniero», uccidendolo sul
colpo.
Avrebbero voluto uccidere anche la donna, dicono le stesse fonti,
ma alcuni abitanti gliel'hanno impedito.
L'ufficiale dei carabinieri, un uomo di grande esperienza e con un
curriculum di assoluto rispetto, lascia la ex moglie e una bambina
di 5 anni.
Il Presidente della Repubblica Napolitano, il ministro degli Esteri
Frattini e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri
Leonardo Gallitelli hanno espresso il poroprio cordoglio ai
familiari della vittima.
La bambina, ancora piccola e legatissima al padre, sarà assistita
da una psicologa inviata appositamente a casa sua nella tarda
mattinata.