Attacco a Herat: cinque i soldati italiani feriti

Uno dei feriti è grave. Quattro le vittime e 26 i feriti dell'attentato

Sono cinque i soldati italiani rimasti feriti nell'attacco suicida perpretato oggi dai talebani ai danni del Centro di Ricostruzione di Herat. Uno di questi, un capitano, è grave in quanto colpito all'addome.
Si tratta di militari in forza presso il 132° reggimento artiglieria della brigata «Ariete»,consede a Maniago.

Le modalità dell'attentato ricordano un po' quello accaduto a Nassiryia, dove un camion carico di esplosivo era andato a sbattere a tutta velocità contro gli sbarramenti posti a protezione della nostra caserma.
Stavolta sembra che si sia trattato di due automobili cariche di esplosivo, guidate da kamikaze, che si sono lanciate contro gli accessi del PRT (Centro per la ricostruzione provinciale).

Non appena si sono verificate le esplosioni, i terroristi hanno cominciato a sparare dall'alto verso coloro che correvano in soccorso dei feriti e dentro la pertinenza militare.
Il combattimento è durato a lungo ed è stato necessario far intervenire i nostri elicotteri Mangusta, che hanno neutralizzato la minaccida.

L'attentato è stato messo in relazione alla conferenza avviata per normalizzare il rapporto tra il Paese e i terroristi.
Si ricorda infatti che qualche giorno fa si erano consegnati ai nostri militari della Folgore 116 insorti che hanno deposto le armi.
Questo «odore di pace», dà evidentemente fastidio ai talebani più oltranzisti.