Passo avanti nell’Afghanistan italiano: 116 insorti cedono le armi
Il risultato segue l'estensione della «bolla di sicurezza» a Bala Murgab Dallo scorso novembre salgono così a 490 gli integrati volontari
Sono 116 gli insorti, attivi nella
provincia di Badghis nel nord dell'area sotto la responsabilità del
Comando Regione Ovest a guida italiana, che hanno rinunciato alla
violenza aderendo al programma di pace e reintegrazione istituito
dal Governo Afghano.
L'evento è accaduto negli uffici del Direttorato Nazionale della
Sicurezza (NDS) della città di Qala-e-Naw. Numerose autorità
locali, tra le quali il dott. Delbar Jan Arman, governatore della
provincia di Badghis, hanno presenziato alla cerimonia.
Gli insorti si sono presentati in due gruppi numerosi, depositando
le loro armi su alcuni tavoli preparati per l'occasione.
«Tutti voi siete i benvenuti nell'intraprendere il sentiero che
conduce alla pace abbandonando la violenza, - ha affermato il dott.
Armand. - La violenza è contro lo sviluppo e la prosperità del
nostro paese e della nostra gente.»
Più di 490 insorti hanno aderito al programma di pace e
reintegrazione dal Novembre scorso rendendo la provincia di
Badghis, nell'area ovest dell'Afghanistan un punto di riferimento
per tutto il paese.