Il collega Ubaldo Cordellini per sette giorni inviato in Afghanistan
Segue l'esperienza del nostro direttore, la cui attenzione è rivolta in questo momento al teatro Mediterraneo
Dunque adesso tocca a Ubaldo
Cordellini (nella foto)
del quotidiano Trentino andare in Afghanistan come
corrispondente di guerra.
Come i nostri lettori sanno, noi ci siamo già stati la seconda metà
di novembre e al ritorno i giornali locali hanno fatto domanda per
inviare un proprio redattore.
Il nostro direttore si è adoperato per favorire l'accredito di
Ubaldo Cordellini, indicandogli la strada da seguire per arrivare
alla «chiamata», sia perché è un amico, sia perché il
Trentino è stato l'unico giornale che ha pubblicato un
trafiletto sulla sua missione.
Le cose non sono state semplici.
Nel frattempo, infatti, Guido de Mozzi si era adoperato anche per
portare a termine altre due missioni analoghe, una in Libano e una
nuova in Afghanistan, molto particolare e riservata. Una settimana
fa doveva scattare quest'ultima operazione, ma proprio alla vigilia
della partenza la crisi libica ha sparigliato un po' le carte della
Difesa e le combinazioni si sono incastrate diversamente: il Libano
può attendere, mentre l'Afghanistan deve
attendere.
Al momento tutte le attenzioni della stampa e delllo Stato Maggiore
si sono focalizzate attorno alla Libia e alle nostre sette basi
aeree operative.
Con l'entrata nel vivo della guerra (consentiteci il
termine, più giornalistico che ufficiale), le basi aeree sono
diventate off limits, salvo situazioni particolari. Noi siamo in
attesa di aperture in tal senso. Siamo stati allertati e ci siamo
resi disponibili per un'eventuale chiamata da parte della Difesa,
sia essa per mare o per cielo.
Per quanto riguarda Herat, il discorso è stato diverso. Anzitutto
perché i voli militari non possono essere sospesi, ma soprattutto
perché a fine mese torneranno a casa anche i vertici della Julia,
alla quale appartengono tra gli altri i reggimenti di Vipiteno,
Belluno e Trento.
In atre parole, o il collega partiva adesso, oppure il reciproco
interesse (di stampa e Difesa) cadeva.
A meno che non accadano imprevisti tali da modificare la tabella di
marcia (sempre possibili in questo campo, come abbiamo visto),
Ubaldo Cordellini partirà il giorno 30 marzo e tornerà il 6
aprile.
In pratica andrà ad assistere al cambio della guardia finale tra le
brigate Julia e Sassari.
Al nostro stimato collega, col quale resteremo in contatto per
tutta la missione, formuliamo i migliori auguri affinché tutto vada
bene, sia dal punto di vista professionale che umano.
Noi sappiamo che anche per lui l'esperienza sarà
indimenticabile.
Invitiamo i lettori a seguirlo con la stessa attenzione che è stata
riservata alle nostre corrispondenze dall'Afghanistan, i cui
lettori alla data di oggi sono stati 100.000.