Afghanistan, la storia di Theo, il cane che muore con il padrone

La triste storia di un cane anti mina che non ha sopportato l'idea che il suo padrone fosse morto



In Afghanistan avevo visto anch'io dei cani anti mina. Sono addestrati a Grosseto e vivono insieme al loro padrone dalla sera alla mattina.
Per questo sono tutt'uno, una sola persona. Vivono proprio letteralmente insieme, perché l'addestramento vuole che il cane impari due cose: trovare gli esplosivi e ubbidire ciecamente al suo padrone.
Quello che vediamo nella sequenza dinamica in alto si chiama Rock.
«Come funziona?» - Gli domandai.
«Per loro è un gioco cercare gli esplosivi. - Mi aveva spiegato. - Solo che quando lui fa i salti dalla gioia, io comincio ad avere paura… he he.»
Sorrido anch'io. Tutti vorrebbero accarezzarlo, ma il padrone li tiene lontani. Insieme sono una bella arma da guerra.
In una guerra subdola come quella che si consuma in Afghanistan, gli IED (gli ordigni artigianali) uccidono più delle pallottole.
«È alla sua ultima missione - continua il suo padrone addestratore. - Ha sei anni e quando crescono bisogna prendere atto che hanno dato abbastanza…»
«E che fine farà il cane?»
«Che domande! È stato con me da quando è nato, resterà con me anche dopo. Non possiamo separarci, ne moriremmo entrambi.»
E, con il cane che andava in pensione, finiva anche il suo servizio nell'esercito.

E torniamo a noi. È successo ieri.
Liam Tasker, anche lui padrone di un cane anti mina in forza all'esercito inglese. Il suo cane si chiama Theo e si è reso famoso a Helmand per gli ordigni che è riuscito ad individuare.
Liam viene coinvolto in una sparatoria, che non è la sua specializzazione.
Viene colpito mortalmente. I compagni lo soccorrono e lo caricano su un mezzo di trasporto insieme al cane. Ma Liam non ce la fa e spira tra le braccia dei suoi commilitoni. E del suo cane.
Una disperazione, come sempre quando cade un compagno, che il più delle volte va curata con parecchie sedute dallo psicologo.
Ma neanche Theo riesce a tornare alla base. Forse nessuno si accorge del dramma che sta passando anche lui. Fatto sta che quando si rende conto che il suo padrone non vive più, che non era un gioco, il cane si dispera, ulula, guaisce, poi si accascia anche lui. Il cuore del cane non ha retto, è morto.
In patria ora stanno tornando due bare. Quella di Liam. E quella di Theo. La pietas è andata oltre le logiche militari ed è stato deciso che non potevano essere separati neanche dopo la morte.
Li vediamo insieme nella foto che segue, spensierati. Insieme allora, come oggi.

GdM