Il cordoglio del Presidente Dellai per l’alpino caduto a Shindand
«Addolora la comunità trentina che, proprio in Afghanistan, ha avviato alcuni progetti di solidarietà con il contributo dei militari italiani»
Apparteneva al Quinto reggimento
alpini di stanza a Vipiteno, il tenente ucciso poche ore fa in
Afghanistan, nella zona di Shindand, e il presidente Dellai ha
diramato un suo comunicato di cordoglio.
Lo ha fatto per commemorare altri caduti, ragione di più per farlo
oggi, con un soldato vicino di casa.
«Questo ci rende ancora più vicini ai familiari della vittima - è
stato il commento del presidente Lorenzo Dellai, - l'ennesima di
questo territorio tormentato e pericoloso.»
«Le drammatiche notizie che giungono dall'Afghanistan - aggiunge
Dellai - addolorano la comunità trentina che, proprio in
Afghanistan, ha avviato alcuni progetti di solidarietà con il
contributo dei militari italiani impegnati in questa difficile
regione.»
«Siamo vicini ai familiari del tenente Massimo Ranzani e anche ai
familiari degli altri quattro feriti nell'attentato di stamani. -
ha concluso addolorato il presidente. - Non posso non esprimere una
forte preoccupazione per il degrado della situazione di questo
Paese, che rende sempre più pericolosa la presenza dei soldati
italiani in Afghanistan. A loro vanno tutta la nostra stima e la
nostra solidarietà.»