«Nostra forza è la capacità di interfacciarci con la popolazione»
Lo ha detto il Capo di stato maggiore della Difesa, generale Abrate, in visita ai nostri ragazzi sul teatro dell'Afghanistan
Il Capo di Stato Maggiore della
Difesa, Generale Biagio Abrate, ha visitato il contingente militare
italiano in Afghanistan nei giorni 15 e 16 febbraio.
Il Generale, accompagnato dal Comandante del Comando Operativo di
vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d'Armata Giorgio
Cornacchione, all'arrivo ad Herat è stato accolto dal Comandante
del Regional Command West, Generale di Brigata Marcello Bellacicco
(nella foto seguente con
Abrate).
Successivamente, il Generale Abrate ha incontrato i militari in
servizio a Camp Arena, schierati per l'occasione in «Piazza
Italia», e ha rivolto loro l'apprezzamento per quanto stanno
facendo in favore della popolazione afgana.
«L'Italia sta facendo veramente molto in Afghanistan - ha affermato
il Generale, - vi trovo motivati e soddisfatti e con un senso di
ottimismo che inspira la vostra azione; vedo che comprendete
l'importanza del vostro lavoro e questo mi fa veramente
piacere.»
«Anche il Generale Petraeus, - ha proseguito - nell'incontro di
questa mattina a Kabul ci ha indicato come esempio per la nostra
capacità di interfacciarci con la popolazione e con le forze di
sicurezza afgane. Questo ritengo sia un nostro punto di forza».
La visita è proseguita agli hangar degli elicotteri dell'Aviazione
dell'Esercito e presso la Joint Air Task Force (JATF) che vede
operare assieme i diversi assetti schierati in Afghanistan
dall'Aeronautica e della Marina Militare (foto in basso).
Presso il Comando di RC-W, il Capo di Stato Maggiore della Difesa
ha incontrato i vertici delle forze di sicurezza afgane con i quali
ha trattato temi inerenti le operazioni e l'importante aspetto
dell'addestramento del personale afgano; attività di training e di
mentor che vede impegnati assieme ai militari delle Forze Armate
anche il personale della Guardia di Finanza.
«Il supporto alle Forze di sicurezza afgane è essenziale proprio
per garantire la fase di transizione - ha detto il Generale Abrate,
- ovvero di consentire al governo afgano di prendere a pieno la
responsabilità nel settore della sicurezza, della governance e
dello sviluppo economico.»
Il secondo giorno il vertice militare delle Forze Armate ha
visitato una delle Combat Outpost (COP) che costituiscono la «bolla
di sicurezza» a Bala Murghab (nella foto sotto il titolo), area
di responsabilità della Task Force North.
Atterrato alla FOB Columbus (sede del comando della Task Force, su
base 8° reggimento alpini) ha ricordato l'impegno e la
professionalità dei militari che, operando «shona by shona» con le
Forze di sicurezza afgane, garantiscono, giorno dopo giorno, lo
sviluppo di un'area dove normalmente vivono oltre 8.000 civili.
«Sono per vedere quello che il Generale Petraeus addita come
esempio della dottrina di counter-insungency e vedo qui, nel vostro
lavoro e in quello dei vostri colleghi, lo spirito e la
professionalità che distingue i militari italiani».
Il Generale Abrate ha lasciato nel pomeriggio l'Afghanistan diretto
verso il Libano, dove incontrerà gli uomini impiegati
nell'operazione «Leonte».