Herat conferma: nulla è da aggiungere ai comunicati già diffusi

Il capo del PIO di Herat ha risposto alla nostra richiesta di precisazioni sull'incidente del Gulistan

Per dovere di cronaca, informiamo i nostri lettori che il maggiore Igor Piani, comandante del PIO (Ufficio per la Pubblica Informazione) del comando di Herat, ha risposto alla nostra richiesta di delucidazioni sulle due versioni divulgate in merito alla morte del povero Matteo Miotto, il caporalmaggiore in forza al 7° Alpini di Belluno, caduto nel corso di un combattimento nel Gulistan.

La risposta è stata esattamente quella che avevamo interpretato non ricevendo riscontro.
«Per quanto attiene all'incidente avvenuto in Gulistan il 31 dicembre, - si legge nella mail - il comando di Herat nulla ha da aggiungere ai due comunicati stampa divulgati il giorno stesso.»

Il che, tuttavia, aggiunge qualcosa.
I comunicati infatti sono stati emessi lo stesso giorno, quando invece a noi era giunta notizia che fossero stati emessi alcuni giorni l'uno dall'altro.
Questo cambia un po' il quadro generale, avvalorando da una parte la nostra soggettività espressa nei giorni scorsi sulla logica della consecutio temporum e, dall'altra, l'oggettività del servizio informazioni del comando di Herat.

Nella foto, il maggiore Igor Piani nell'ufficio di Herat.