Elezioni in Spagna: avanzano i socialisti, ma non c'è maggioranza
Partito socialista: 28,7%, 122 seggi – Partito popolare: 16,7%, 66 seggi – Ciudadanos: 15,8%, 58 seggi – Uidos podemos: 14,3%, 42seggi – Vox: 10,3%, 24 seggi
Sono praticamente definitivi i risultati delle elezioni che si sono svolte in Spagna per il rinnovo del Parlamento.
I risultati (li vediamo nel sottotitolo) segnano una netta ripresa dei socialisti del premier uscente Pedro Sanchez, la crescita dei liberali europeisti di Ciudadanos, il crollo del Partido Popular e l’entrata per la prima volta in parlamento della destra estrema «Vox».
Il quadro generale all’apparenza è cambiato notevolmente, ma l’impossibilità di formare una maggioranza lascia la stabilità politica uguale a prima delle elezioni.
Per via dell’ingovernabilità, in Spagna si è andati a votare per la terza volta in 5 anni.
Per Sanchez dunque un successo che potrebbe servirgli poco. Per questo gli esperti ipotizzano un singolare matrimonio tra i socialisti e i partiti minori, in particolare gli indipendentisti catalani.
Unico dato certo positivo è quello dell’affluenza al voto che, dal 66,4% del 2016, è salito al 75,1%.