La fine del Cancelliere Kurz: dopo il preambolo, il capitombolo
L'ex ragazzo prodigio annuncia di ritirarsi dalla politica. Oggi anche il nuovo cancelliere si è dimesso. E, a seguire, se ne va anche il ministro delle finanze
La favola del «ragazzo prodigio», Sebastian Kurz, che a soli 30 anni era diventato cancelliere della Repubblica d’Austria, è finita definitivamente.
Dopo aver dichiarato che dimostrerà l’infondatezza delle accuse che gli sono state mosse, Kurz ha annunciato che si ritira completamente dalla vita politica.
Ma per l’Austria i problemi non finiscono qui. Dopo solo un paio di mesi di incarico, anche il nuovo cancelliere Alexander Schallenberg si è dimesso dalla cancelleria.
Ovviamente resterà in carica finché non verrà sostituito, ma intanto l’Austria non ha una guida sicura.
Le ragioni starebbero nel fatto che Schallenberg non vuole assumere anche la carica di Presidente del Partito Popolare Conservatore, che gli spetterebbe di diritto in quanto capo dell’esecutivo. Forse ci manca qualche informazione, ma ci sembra un po’ debole come motivazione.
Anche il ministro delle Finanze Gernot Bluemel si è dimesso al termine di questa tumultuosa giornata.
Bluemel ha spiegato che le sue dimissioni sono legate all'uscita di scena di Kurz, ma anche alle minacce di morte arrivate alla sua famiglia.
E qui la rinuncia ha già delle motivazioni oggettivamente comprensibili.
Dovrebbe assumere l’incarico di Cancelliere l’attuale ministro dell’Interno, Karl Nehammer. Il quale però non è particolarmente gradito ai Verdi, che sono in coalizione di governo, per la sua intransigenza dimostrata nei confronti degli immigrati.
Insomma, l’Austria Felix ha qualche problema. Lo risolverà, ma il tutto è accaduto in un momento delicatissimo come questo in cui la Pandemia sta rinforzandosi in tutto il Paese, come nel resto d'Europa.