Assalto al Campidoglio, tragico bilancio: 4 morti e 53 feriti
Una sceneggiata finita nel sangue. Trump adesso rischia la rimozione. Il vice Pence lo scarica e così la maggior parte dei senatori repubblicani
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L’assalto organizzato ieri contro la sede del Parlamento americano è finito nel sangue.
Sono quattro i morti e bel 32 i feriti. Un bilancio terribile.
Se doveva essere solo una sceneggiata, chi l’ha organizzata ha commesso un tragico errore di valutazione.
Il presidente sconfitto Donald Trump ha dapprima fomentato i suoi sostenitori, per poi invitarli a desistere. Come dire che è stato lui a salvare la democrazia del Paese.
In realtà l’ha messa fortemente a rischio e adesso – come ci auguriamo – potrebbe essere rimosso, a termini di costituzione. Nel qual caso la Presidenza degli Stati Uniti passerebbe al suo vice Pence, per i pochi giorni che mancano fino al 20 gennaio, giorno in cui il presidente eletto Joe Biden giurerà nelle mani del presidente del Senato.
E Pence non ha perso un attimo per prendere le distanze dal suo leader, come la maggior parte dei senatori repubblicani.
Resta da chiedersi se sarà necessario usare la forza per snidare Trump dalla Casa Bianca, ma crediamo che alla fine anche lui verrà messo a tacere.
Certo però si tratta di una orribile figura per un paese come gli USA che alza la voce nel mondo ogni volta che ritiene che sia calpestata la democrazia.