«Illegittimo il licenziamento del primario Saverio Tateo»

Il tribunale del Lavoro di Trento dispone il reintegro del medico licenziato in tronco

I lettori ricorderanno la vicenda del primario di ginecologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento, che era stato licenziato in tronco dall’APSS perché - con il parere positivo del comitato dei garanti - dopo un'indagine interna sulle condizioni di lavoro nel suo reparto e 17 contestazioni disciplinari, erano emersi presunti atteggiamenti vessatori.
Nell'ambito del procedimento erano stati sentiti circa una ventina di testimoni tra medici, infermieri, personale di sala, amministrativi e vertici dell'azienda sanitaria.

Il caso era esploso dopo la scomparsa della ginecologa Sara Pedri del 4 marzo 2021 e le denuncia del “difficile” ambiente di lavoro creato da Tateo e dalla sua assistente Liliana Mereu.
Quest'ultima aveva conservato il posto con una sanzione disciplinare e il trasferimento all'ospedale di Rovereto.
 
Il dottor Mereu, che aveva lasciato il Trentino per l'ospedale di Catania che l’aveva assunto immediatamente, ha impugnato la sanzione.
Ed ecco arrivata la sentenza, che conta ben 270 pagine.
Non conosciamo il testo della motivazione, ma il tribunale ha ordinato il reintegro del primario.
E il suo legale commenta soddisfatto che «Il giudice ha sgretolato qualunque contestazione. Sentiti tutti i medici e i vertici dell’azienda sanitaria nulla dell’accusa è rimasto in piedi».

L’APSS ha diramato un comunicato per precisare di non voler esprimere commenti prima di aver letto la sentenza.
Verosimilmente, il dottor Tateo non tornerà più Trento, ma non sappiamo se il provvedimento rigettato dal giudice del Lavoro costerà all’Amministrazione della Sanità trentina qualche risarcimento.
Intanto però va avanti l'inchiesta penale volta a stabilire se vi siano responsabilità nella scomparsa della ginecologa Sara Pedri.