Riforma del «Progettone», soddisfazione dell’assessore Spinelli
«La nuova legge garantisce che il Progettone potrà continuare ad essere uno strumento chiave della nostra autonomia»
«La nuova legge garantisce che il Progettone potrà continuare ad essere uno strumento chiave della nostra autonomia.»
Questo il commento dell’assessore provinciale Achille Spinelli in seguito all’approvazione, avvenuta oggi in Consiglio provinciale, del disegno di legge di riforma.
«Un aggiornamento della legge provinciale che disciplinava la materia – aggiunge Spinelli – che dopo oltre 20 anni necessitava di un adeguamento per quanto possibile fedele alla natura del Progettone, andando tuttavia a ridefinire aspetti sostanziali e procedurali per armonizzare lo strumento alla normativa europea e nazionale sopravvenuta nel tempo.
«Con la nuova legge continueremo ad accompagnare alla pensione le persone in età matura e offriremo opportunità occupazionali a chi non trova alternative sul mercato del lavoro ordinario ma il Progettone rientra tra le misure di politica attiva del lavoro.»
«Il progettone prosegue e si rinforza, dunque, – aggiunge Spinelli. – Ora tutti contribuiscano a rasserenare gli animi dei lavoratori, fatti oggetto di paure e tensioni immotivate e destabilizzanti.»
L’assessore ricorda il lungo percorso che ha caratterizzato la riforma, partito da uno studio dell’Università e di Euricse, effettuato in collaborazione con la Federazione della Cooperazione, che ha visto il coinvolgimento della Commissione Provinciale per l’Impiego e i sindacati.
«Di sicuro – sottolinea l’assessore – il dibattito è stato profondo e accurato, a dimostrazione dell’importanza che la Giunta e il territorio assegnano al tema.
«Ringrazio quindi tutti per il contributo che è stato dato.»
La legge conferma il ruolo del Progettone quale misura di politica attiva del lavoro per il reinserimento nel mercato del lavoro di persone appartenenti a particolari fasce deboli attraverso la realizzazione di servizi di pubblica utilità.
Si tratta di un intervento a natura composita, ove al servizio di reinserimento lavorativo nel mercato del lavoro di particolari categorie di soggetti (servizio di interesse economico generale ai sensi della Disciplina europea) viene associato lo svolgimento di interventi di pubblica utilità (servizi di interesse generale privi di interesse economico).
Di seguito i principali cardini della riforma
- inserimento del Progettone tra le misure di politica attiva del lavoro: si passa da strumento che accompagna il lavoratore disoccupato sino alla pensione, a misura finalizzata al reinserimento nel mercato del lavoro del lavoratore maturo disoccupato;
- il Progettone si connota, per le sue specifiche caratteristiche, come servizio composito di interesse generale che punta a promuovere l’occupazione di determinate categorie di lavoratori attraverso attività formativa, di accompagnamento e di inclusione lavorativa in servizi di pubblica utilità.
Tale attività è classificata come «servizio di interesse generale» perché ritenuta necessaria per assicurare la soddisfazione dei bisogni della comunità, viene subordinata a specifici obblighi di servizio pubblico e ad adempimenti che mirano ad assicurare diritti fondamentali;
- i soggetti impiegati nei servizi di pubblica utilità sono individuati dall’amministrazione provinciale fra le persone appartenenti alle fasce deboli ed iscritte ad apposite liste;
- per la realizzazione del Progettone, la Provincia ha facoltà di coinvolgere, mediante conferimento di atti di incarico a seguito di procedura ad evidenza pubblica, organizzazioni private che si rendano disponibili a realizzare le attività e che perseguano una missione coerente con l’incarico, reinvestano i profitti, abbiano strutture societarie basate sul principio di azionariato dei dipendenti.