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Sono state circa 220mila le presenze accertate

Made in Italy: tanto Trentino Alto Adige al villaggio Coldiretti a Venezia

Sono state circa 220mila le presenze al Villaggio Coldiretti a Venezia. Residenti, tanti visitatori da tutta Italia e moltissimi stranieri, hanno affollato gli spazi tra Riva Sette Martiri e Giardini Napoleonici, alla scoperta della grande biodiversità dell’agricoltura italiana.
Una grande kermesse contadina con oltre duecento stand tra mercato degli agricoltori, street food, agriasilo, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, dove è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi creando un forte legame tra campagna e città.
 
«C'è stato anche tanto Trentino Alto Adige a Venezia – afferma il presidente regionale della Coldiretti Gianluca Barbacovi, presente alla 3 giorni di Venezia – non soltanto per la presenza dei nostri vertici a partire dai consiglieri provinciali e il direttore Enzo Bottos, di alcune nostre aziende con i propri stand e decine di soci provenienti da tutte le valli della nostra regione, ma anche per l’importante lavoro del nostro staff di Campagna Amica, dei nostri segretari di zona e dei nostri collaboratori a coordinare le delegazioni.
«Inoltre, grande motivo di orgoglio per noi è stata la presenza dell'azienda agricola Malgon Vallelaghi di Ernesto Benfari con il progetto “Pane di Siero” all’assegnazione degli Oscar Green alle imprese che più si sono distinte per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica e la sostenibilità delle produzioni.
«L’evento ha infatti ospitato le finali nazionali dell’ambito premio alle imprese agricole giovani che più si sono distinte per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica e la sostenibilità delle produzioni.»
 
Il Villaggio di Venezia è stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, un modello basato sulla distintività e la qualità del made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione. I cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro i tentativi di imporre modelli alimentari sbagliati e pericolosi, dal Nutriscore al cibo sintetico.
 
«A Venezia – aggiunge Barbacovi – abbiamo ribadito che la Dieta Mediterranea è sotto attacco, e mai come oggi! Un gruppo di multinazionali che in Italia è rappresentato da UnionFood, con al traino Confagricoltura, sta cercando di svilire questo patrimonio.
«Hanno creato un’associazione, chiamate “Mediterranea”, che già nel suo nome inganna i cittadini e usano come foglia di fico una rappresentanza di agricoltori.
«Come possono queste multinazionali del cibo cellulare e omologato pretendere di rappresentare i valori della Dieta Mediterranea?
«Su questo tema non arretreremo di un centimetro per difendere il nostro patrimonio agroalimentare e le nostre aziende. Il Villaggio è stato davvero un luogo di comunità in cui confrontarsi sul ruolo del Made in Italy a tavola e sulla sua importanza dal punto di vista dell’economia e della salute, a partire da quella delle giovani generazioni, con le esperienze di agricoltura sociale dedicate ai bambini e davvero molto partecipate.»

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