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La festa delle mele di nuovo a Cles il 13-14-15 ottobre

La Val di Non si prepara per una delle sue manifestazioni più amate: Pomaria!

Torna Pomaria, la festa dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0-40 locali e del territorio trentino, in programma il 13-14-15 ottobre 2023 nel borgo di Cles, il capoluogo della Val di Non.
 
Si inizia di venerdì: un giorno in più per una festa ancora più bella e sostenibile
Quest’anno l’evento per la prima volta inizia il venerdì pomeriggio e anche per il 2023 il pubblico sarà ancora più protagonista. Sì, sarà proprio così: per fare un altro passo nel suggestivo racconto del felice legame della valle con l’agricoltura e la pastorizia che a ogni appuntamento Pomaria mette in scena.
La decisione di abbracciare il weekend lungo fa parte dell’evoluzione dell’evento che, anno dopo anno, si è dato l’obiettivo di crescere e rinnovarsi, ampliando il raggio di azione e sviluppando parallelamente all’omaggio alle mele D.O.P. della Val di Non (la prima D.O.P. europea) un percorso incentrato sulla scoperta del territorio attraverso tutte le sue eccellenze artigianali legate al gusto.
 
Grazie a questo approccio Pomaria è diventata un coinvolgente, interessante e poetico laboratorio a cielo aperto sui sapori e il saper fare, dove assaporare, imparare, e scoprire, con particolari approfondimenti sulle buone pratiche che mettono insieme agricoltura, alimentazione e sostenibilità. Una menzione speciale va alla scelta sempre più convinta di evitare l’utilizzo di piatti e stoviglie usa e getta, seppur riciclabili, privilegiando quelli lavabili e riutilizzabili. E non è un caso che tutti i borghi che la ospitano, alternandosi di edizione in edizione, aprano le porte di spazi pubblico e privati al pubblico, definendo un perimetro comune che è disegnato dal piacere di accogliere e condividere per dar vita idealmente un dialogo tra chi abita la valle trentina ogni giorno, contribuendo a plasmarne l’unicità, e chi arriva per visitarla.
 
Da un po’ di edizioni, la manifestazione cambia sede ogni anno e per il 2023 protagoniste saranno le vie del centro storico di Cles che verranno esplorate dai partecipanti alla scoperta di quartieri come «Doss di Pez» per approdare alla spettacolare terrazza panoramica del capoluogo della Val di Non, da cui si dominano distese di meleti, incorniciati dalle cime montuose che disegnano la valle e «appoggiati» sulle pendici del Lago di Santa Giustina.
 
In evidenza: «Salotto del gusto» e «Bagno di foresta», due piacevoli iniziative legata all’interattività, parole chiave dell’evento
Pensando all’obiettivo di coinvolgere fattivamente i visitatori mettendoli realmente in contatto con le realtà del luogo, tra le cose in evidenza il Salotto del Gusto che combinerà sapori e parole: diverse realtà si metteranno insieme (cantine, birrifici, produttori di sidro, apicoltori, produttori di erbe…) per raccontarsi ai visitatori di Pomaria, degustando abbinamenti di prodotti insieme a loro, dando una speciale tridimensionalità a processi e approcci produttivi, ispirazioni, creatività e visioni.
A pochi passi del cuore di Pomaria, nel bellissimo Parco del Doss di Pez, ci si potrà rilassare prendendo parte alle attività di Bagno di Foresta, seguite da alcuni esperti del luogo: attività nata dall'esigenza di scaricare tensioni e stress della vita frenetica, lo shinrin yoku è una disciplina di origine giapponese, che si sta sempre più affermando anche in Europa.
 
I grandi classici: lezioni di raccolta, incontri con i produttori artigianali, laboratori, degustazioni e attività per tutti
Le mele saranno in primo piano anche con le visite guidate al frutteto storico di Cles, nato per custodire la memoria storica della frutticoltura in Val di Non e sul suo essere profondamente legata al genius loci. Questo terreno, suggestivamente posizionato al limite della vegetazione montana, è un piccolo eden popolato di piante rare di melo e di pero, che nella loro straordinaria varietà, con nomi affascinanti come Rosmarina bianca, Rosa nobile, Butirra Hardy, quando i frutti sono maturi, danno l’impressione ai visitatori di essere approdati per magia in uno spazio fiabesco.
 
Tornano anche le lezioni di raccolta in compagnia dei maestri raccoglitori che, in un campo lasciato a disposizione dei visitatori, insegneranno loro come staccare correttamente le mele dall’albero e come riporle in una cassetta di legno, pronta per essere portata a casa.
Anche per la sua maggiore durata, l’edizione 2023 avrà con un numero ancora più ampio di momenti di incontro, laboratori per adulti e bambini: non solo enogastronomia, quindi, ma anche memoria e ispirazioni per il futuro, imparando insieme come si fanno il lino, le cassette della frutta, gli antichi mestieri contadini.  Ancora maggiore l’attenzione dedicata alle tematiche ambientali, parlando, per esempio, di lotta biologica ad alcuni parassiti e dell’importanza delle api per la biodiversità e la salute di tutto il pianeta.
 
In relazione alla sostenibilità la vocazione all’ interattività sarà ancora più rilevante per apprendere in modo corale, in un clima di festa, come sia facile e importante seguire alcune buone pratiche, recuperando il piacere di far da sé anche per riuscire a utilizzare e apprezzare al meglio i doni della terra: ci saranno, quindi, appuntamenti incentrati alla conservazione e trasformazione delle mele, l’immancabile lezione dedicata allo strudel e incursioni nel salato con le lezioni di canederli e tortèl di patate, una frittella, tanto semplice quanto squisita se preparata ad arte. Da mettere in agenda anche gli incontri che spiegano i segreti della caseificazione.
 
Quante delizie: cresce il numero dei produttori in mostra
Osservando da vicino l’elenco dei produttori – tutti sono soci di realtà come la Strada della Mela e dei Sapori della Val di Non e della Val di Sole o la Strada del Vino Trentino - e le categorie in cui possono essere suddivisi si comprende immediatamente come Pomaria 2023 darà ancora più piacere e soddisfazione a chi ama scoprire tesori di gusto.
Si potrà infatti spaziare tra miele ed erbe officinali; formaggi; salumi; frutta, ortaggi e trasformati; vini e distillati; birre artigianali; pane, dolci e farine. Tra le novità che sono collegate alla terra anche alcune realtà specializzate nella cosmesi.
 
Immancabili le degustazioni dedicate ai formaggi d’alpeggio, al miele, ai distillati e al vino, che in Val di Non sta conoscendo un autentico e felice rinascimento, grazie alla nascita e alla caparbietà di alcune piccole cantine, impegnate, appunto, nella rivalorizzazione della bacca rossa autoctona Groppello di Revò (da cui si ricava anche un raro e intrigante blanc de noir, spumantizzato con metodo classico), ma anche nella produzione di alcuni bianchi, magnificando l’acidità regalata dal terreno e dalle altitudini.

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