«Oltre l’oblio». A volano la prima assoluta

Un film dedicato alla storia dimenticata di don Giovanni Battista Panizza


Maurizio Panizza e Martin Alan Tranquillini.

Il Cinema Teatro di Volano ha ospitato la prima del film «Oltre l’oblio» (regista Martin Alan Tranquillini, idea del giornalista e scrittore Maurizio Panizza) dedicato alla vita e all’opera di don Giovanni Battista Panizza, nato nel 1852 nel paese della Vallagarina e mancato settantuno anni più tardi, nel 1923.
Alla produzione hanno garantito il proprio sostegno la Cooperazione Trentina e altre realtà del movimento cooperativo: Cassa di Trento, Cassa Rurale Val di Non Rotaliana e Giovo, Cooperfidi, Coop Trentino, Promocoop Trentina, Vivallis.
Sala gremita per uno straordinario colpo d’occhio che ha confermato l’interesse per questa produzione.
 
Con un anglismo di uso comune si direbbe «sold-out» al punto che, gli organizzatori, nei giorni precedenti la proiezione, erano stati impossibilitati ad accogliere le richieste di moltissime altre persone che non volevano mancare alla prima.
«Sappiamo bene come la storia, se manipolata, abbia un potere incredibile: quello di esaltare eroi magari inesistenti, oppure quello di cancellare personaggi scomodi, – spiegano gli autori della produzione. – In tal senso il caso di don Giovanni Battista Panizza (interpretato nel film dall’attore Stefano Pietro Detassis) è un esempio da manuale dato che dopo la prima Guerra Mondiale fu volutamente dimenticato dalla storia, nonostante la storia del Trentino l’avesse fatta pure lui.»
All’interno del film meritevoli di una sottolineatura gli interventi degli storici Alberto Ianes e Renzo Tommasi.
 
«Se don Lorenzo Guetti pose in Trentino la prima pietra dell’edificio Cooperativo, fu proprio don Panizza che costruì la casa e la seppe fare crescere, – aggiungono gli autori. – Fu durante la sua presidenza durata più di 20 anni che la cooperazione cattolica (la sua, quella che si era confrontata con la compagine guettiana ed era uscita vincitrice dal Congresso di Mori del 1899) raggiunse dei numeri incredibili: 500 cooperative di ogni genere e 52.000 cooperatori: un record che, nel primo decennio del Novecento, poneva il Trentino al primo posto in Europa per dimensione del sistema cooperativo in rapporto al numero di abitanti che all’epoca erano 360.000.»
 
Durante il dibattito seguito alla proiezione del film, il giornalista Maurizio Panizza, autore del libro da cui è nato il film ha espresso un suo desiderio: «mi piacerebbe che don Giovanni Battista Panizza, in futuro venisse ricordato per quello che è stato e per quello che ha fatto per la popolazione trentina».
E il film proiettato ieri a Volano contribuisce a questo.