Audizione Istat: fisco e imprese sostenibili in primo piano
Banca d'Italia: incentivi ai pagamenti tracciabili che aiutano il contrasto dell'evasione
I dati contenuti nella Relazione sull'economia non osservata allegata alla Nota di aggiornamento al Def «mostrano la persistenza di livelli elevati di evasione fiscale e contributiva, aspetti critici per il rafforzamento della capacità competitiva e di crescita del nostro Paese e per l'efficacia e l'equità delle politiche pubbliche».
Così il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo nell'audizione sulla Nadef davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
Per Blangiardo, inoltre è «coerente l'obiettivo di crescita programmatica fissato dal governo per il 2019, pari a +0,1%».
Blangiardo inoltre ricorda che «il valore aggiunto delle "ecoindustrie", ossia attività economiche la cui finalità principale è la protezione dell'ambiente o la gestione delle risorse naturali, nel 2017 è stato pari a 36 miliardi di euro e al 2,3% del Pil, con una tendenza alla crescita superiore a quella media dell'economia».
«Le imprese più orientate alla sostenibilità» mostrano «la presenza di un premio in termini di produttività che può arrivare anche al 15%».
Quasi 9 grandi imprese su 10 (88,4%) fanno la raccolta differenziata, 7 su 10 (69,1%) controllano «attivamente l'uso dell'energia pianificando o adottando misure per ridurne il consumo».
Mentre la metà, una impresa su due «monitora invece attivamente l'uso dell'acqua e adotta misure per ridurne i consumi e regolare le emissioni in atmosfera».
«L'Agenda 2030 e l'idea stessa di un Green new deal – osserva Blangiardo – pongono un forte accento sul ruolo del sistema economico nell'adozione di comportamenti sostenibili.
«L'azione di tutela ambientale, in particolare, è un fronte sul quale in Italia sono stati conseguiti importanti risultati, costituendo un'attività su cui va consolidandosi una rilevante dimensione produttiva», come mostrano appunto i dati 2017 sul valore aggiunto.
In più «i dati sulla diminuzione delle emissioni di gas climalteranti collegate alle attività produttive mostrano una discontinuità, che sembra dovuta non solo alla crisi economica, e dunque al calo della produzione, ma anche a cambiamenti strutturali e comportamentali delle unità produttive».
«Le prime evidenze fornite dall'integrazione delle misure di sostenibilità con i dati sulla performance delle imprese – aggunge Blangiardo – sembrano inoltre mostrare che questi comportamenti aziendali orientati a una maggiore sostenibilità sociale e ambientale sono compatibili col raggiungimento di elevati livelli di performance economica a livello sistemico.»
Sempre in merito al fisco, il vice direttore generale di Bankitalia, Federico Signorini, evidenzia la necessità di una riforma «complessiva e organica» che però «non può consistere nell'abbattere tutte le imposte».
La Banca d’Italia inoltre vede «con favore» incentivi ai pagamenti tracciabili che aiutano il contrasto dell'evasione. Il taglio del cuneo può dare uno stimolo «non irrilevante» all'economia.
Infine la Corte dei Conti, sempre in audizione sulla Nadef, rileva che il ricorso «massiccio» per la copertura della manovra alla lotta all'evasione fiscale «rafforza le riserve più volte espresse dalla Corte su tale modalità di copertura», sottolineando come «sul fronte delle entrate, all'impegno per il riassorbimento di sacche di evasione ed elusione, dovrebbe necessariamente accompagnarsi un processo di riforma più complessivo, che risponda a criteri di equità e semplificazione del sistema e che restituisca un ambiente più favorevole alla crescita».