Trasferimento attività internazionalizzazione dal MISE al MAECI

La preoccupazione del Presidente dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane Giovanni Laezza

In merito al possibile trasferimento dell’attività di internazionalizzazione dal Ministero dello Sviluppo Economico al Ministero degli Affari Esteri, Giovanni Laezza, presidente di AEFI-Associazione Esposizioni e Fiere Italiane, commenta così.
 
«Come AEFI auspichiamo che il trasferimento paventato rimanga un’ipotesi. Temiamo, infatti, che il passaggio delle competenze tra i due Ministeri possa rallentare le attività e lo sviluppo dei progetti già avviati e volti a supportare il processo di crescita e internazionalizzazione delle nostre fiere e l’export delle nostre imprese.
«Da anni collaboriamo con il Mise; un dialogo che è stato continuo e costruttivo e che, nonostante la pluralità dei referenti che si sono succeduti, ci ha permesso di far comprendere le problematiche del settore e ottenere alcuni riconoscimenti, come l’inserimento delle Fiere nel Piano Straordinario per il Made in Italy.»
 
«La nostra preoccupazione è che l’intero comparto - che genera affari per oltre 60 miliardi di euro, dando origine al 50% dell’export delle aziende che vi partecipano - non venga sostenuto né riconosciuto quale strumento di politica industriale e che le nostre istanze vengano bloccate.
«In occasione della Giornata Mondiale delle Fiere dello scorso 6 giugno, era stato avviato l’iter per la costituzione di un tavolo integrato di confronto sul settore fieristico con Mise, Ice e tutti gli attori del sistema, per trovare insieme la migliore strategia volta a valorizzare e rafforzare il ruolo delle fiere.
«Speriamo quindi che presto questo tavolo possa concretizzarsi o che fin d’ora le fiere possano essere parte della cabina di regia per l’internazionalizzazione.»