Lease-Back di Trentino Sviluppo sulla Marangoni di Rovereto

Fra i benefici attesi la difesa dell'occupazione e la creazione del centro di ricerca del gruppo

Il Lease-Back è uno strumento esistente da tempo nella finanza occidentale e adottato dalla Provincia autonoma di Trento per consentire alle industrie trentine di finanziarsi attingendo al proprio asset aziendale senza per questo alienare il proprio patrimonio.
Funziona così. Trentino Sviluppo Spa acquista l'immobile dell'azienda e glielo da in affitto. Anzi, in lease-back, appunto, cioè con la condizione di riscatto finale.

Anche nel lease-back sul compendio immobiliare di proprietà del gruppo Marangoni a Rovereto consiste nell'intervento da parte di Trentino Sviluppo, che acquisterà la sede industriale, che però sarà successivamente riceduta alla società stessa con un leasing della durata di 18 anni a partire dal 2010.

Fra i benefici che questa operazione comporterà, il sostegno del processo di ristrutturazione societaria e il conseguente mantenimento di un livello occupazionale pari ad almeno 340 unità lavorative annue per il biennio 2009-2010 (rinunciando quindi a licenziamenti fino al 31 dicembre 2010) e ad almeno 300 per il triennio 2011-2013 (con un margine di oscillazione pari al 20 per cento).

Tutto questo in una delibera della Giunta provinciale che ha delegato a Trentino Sviluppo la definizione di ulteriori condizioni che garantiscano la continuità della presenza dell'impresa sul territorio e dell'attuale struttura di controllo societario, nonché la concreta attivazione del previsto centro aziendale di ricerca.

La riorganizzazione societaria avviata dal gruppo concentra in Trentino le attività direzionali e tecnologiche delle linee di prodotto attualmente svolte nelle sedi di Verona, Feltre, Parma, Frosinone e Ferentino, con un potenziamento considerevole del polo roveretano, e conseguenti ricadute positive sull'intero tessuto industriale provinciale.
Rovereto sarà creato anche il centro di ricerca del gruppo Marangoni, sfruttando le possibili sinergie con l'Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler.

La decisione è stata oggetto di una recente delibera della Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'industria Alessandro Olivi. L'intervento di lease-back riguarda il compendio immobiliare di proprietà del gruppo Marangoni a Rovereto (in particolare: Marangoni Pneumatici Spa, oggi Marangoni Spa, in cui operano 325 addetti). Per quanto concerne il presumibile valore dei beni oggetto di cessione il provvedimento della Giunta provinciale propone di derogare dalla soglia massima di spesa per addetto fissata per il lease-back (80.000,00 euro per addetto).

SCHEDA
La ristrutturazione societaria della Marangoni s.p.a. e l'intervento di lease-back

La società Marangoni Pneumatici ha avviato un piano di ristrutturazione societaria e aziendale che richiede, per la sua completa attuazione un'operazione di lease-back sul compendio immobiliare di Rovereto. La società, leader nel mercato del pneumatico, ha infatti subito sin dalla prima metà del 2008 pesanti riduzioni di fatturato e di reddito, aggravati dalle difficoltà sulla catena distributiva.
Ciò ha portato, per la prima volta nella storia dell'impresa, ad una situazione di tensione economico-finanziaria.
In assenza di un robusto intervento sugli assetti organizzativi e finanziari, il Gruppo si vedrebbe costretto a ridimensionare la propria presenza riducendo quindi anche l'importante filiera consolidatasi in Trentino, comprendente servizi di trasporto, movimentazione, lavorazioni meccaniche, installazioni elettriche/idrauliche e attività di distribuzione. Nel complesso, quasi mille posti di lavoro dipendono dalla ristrutturazione del Gruppo.

Il progetto di ristrutturazione presenta almeno tre elementi di interesse generale, connessi al consolidamento e all'innovazione dell'economia provinciale, che la Giunta ha tenuto presenti nell'assumere la sua decisione.

Il primo riguarda la concentrazione societaria e la concentrazione delle attività direzionali e tecnologiche sulla ex Marangoni Pneumatici Spa con sede a Rovereto: quest'ultima, dal 1° ottobre 2009, ha modificato la propria denominazione sociale in Marangoni s.p.a., incorporando, oltre a Marangoni Pneumatici, anche la società industriale Marangoni Tread Spa con sede a Ferentino (Frosinone) e la società Marangoni Spa, attuale capogruppo con sede a Verona.
A seguito di tale riorganizzazione societaria, in Trentino sono concentrate le attività direzionali e tecnologiche delle linee di prodotto attualmente svolte nelle sedi di Verona, Feltre, Parma, Frosinone e Ferentino, con un potenziamento del polo roveretano in termini di tecnologia, controllo dei mercati e ricadute fiscali.
La new.co controllerà e razionalizzerà buona parte delle strutture industriali, commerciali ed organizzative, distribuite su 29 società e 11 stabilimenti produttivi con 7 centri di mescolazione in Italia e all'estero, assicurando la permanenza in Trentino della «testa» del Gruppo, cosa che non accadrebbe nel caso in cui la concentrazione societaria si fosse realizzata in altri siti (come ad esempio nell'importante polo produttivo della regione Lazio).

Il secondo elemento positivo considerato è il consolidamento dell'occupazione attualmente presente nello stabilimento roveretano della società e nelle altre società del gruppo presenti sul territorio provinciale (Marangoni Meccanica s.p.a. di Rovereto e T.R.M. Sistem s.r.l. di Ala, oltre ai siti territoriali di Pneusmarket Spa di Verona), attraverso la già citata concentrazione operativa su detti stabilimenti, con la quale saranno riportate nelle sedi locali fasi di produzione attualmente svolte altrove.
In effetti, a fronte di un calo tendenziale degli occupati della ex Marangoni Pneumatici, dovuto alla perdurante situazione di crisi, stimato nell'ordine di 95 unità per il biennio corrente (da 325 a 230) e in un crollo di ulteriori 110 U.L.A. nel triennio 2011-2013 (da 230 a 120 unità.), per effetto della ipotetica delocalizzazione di produzioni roveretane verso altre piattaforme industriali, l'intervento di lease-back di Trentino Sviluppo consentirà di ridurre se non eliminare detti esuberi: la previsione programmatica, che sarà contrattualmente sanzionata nel contratto di acquisizione degli immobili, è pari a 340 addetti (peraltro con un margine di oscillazione del 20%) per il biennio 2009/2010, ridotta a 300 a partire dal 2011.

Il margine «tollerato» di oscillazione del 20% rispetto ai predetti livelli occupazionali non dovrà comunque comportare alcun licenziamento nel biennio 2009-2010 (condizione, quest'ultima, fissata nella delibera). L'azienda dovrà quindi accettare di rinunciare, per il momento, agli esuberi precedentemente annunciati (70). Pur essendo molto difficile pronunciarsi sull'esito della crisi in atto, in caso di ripresa del mercato l'occupazione potenziale di Marangoni s.p.a. (ex Marangoni Pneumatici), è stimabile in 350 addetti (con un incremento di 25 rispetto ad oggi) ulteriormente aumentabili a 400 nel triennio 2011-2013. A ciò si aggiunge la stabilizzazione occupazionale delle altre aziende del Gruppo, operanti in Trentino, e dell'indotto. Per le sedi del gruppo fuori Trentino l'impatto occupazionale negativo del progetto è stimato in 50 unità (attraverso trasferimenti e mancato sviluppo).

Il terzo elemento positivo riguarda la creazione del centro di ricerca del gruppo a Rovereto.
La concentrazione a Rovereto della attività di ricerca e sviluppo del gruppo Marangoni permetterà di disporre di un centro di competenza, attualmente dislocato su più strutture, che sarà in grado di operare in maniera più efficiente facendo massa critica, integrando le diverse professionalità in un team in grado di sviluppare nuovi materiali e le tecnologie adatte al loro utilizzo.
La relazione sinergica con importanti e qualificate strutture del territorio quali la facoltà di Ingegneria dei materiali dell'Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler non potrà che essere benefica in una sfida che sempre più si sposta nel campo delle tecnologie sofisticate.
Il risultato atteso da questa profonda ristrutturazione sarà la capacità tecnica ed organizzativa di sostenere progetti di ricerca importanti in grado di portare a prodotti nuovi, con i relativi mercati, fra cui i pneumatici a basso impatto ambientale di tecnologia avanzata e le gomme tecniche