Esportazioni e importazioni da e verso la provincia di Trento
Nel primo trimestre 2017 aumentano sia l’export (+11,7%), sia l’import (+7,6%)
Nella giornata di ieri sono stati diffusi i dati Istat relativi all’import-export territoriale.
Nel primo trimestre 2017 il valore delle esportazioni trentine è risultato pari a 916 milioni di euro, segnando un aumento dell’11,7% rispetto al primo trimestre 2016, periodo durante il quale le vendite all’estero avevano registrato una variazione tendenziale negativa del 3,0%.
Tale dinamica appare migliore sia rispetto a quella complessiva nazionale (+9,9%) sia all’area del Nord Est (+8,2%).
Nello stesso periodo, il valore di beni e servizi importati ha raggiunto i 565 milioni di euro con un incremento del 7,6% rispetto all’anno precedente.
Il saldo della bilancia commerciale si è assestato così sul valore di 350 milioni di euro, in aumento rispetto ai 295 milioni di euro del primo trimestre 2016.
La generalizzata accelerazione dell’export fotografata dall’Istat, per la provincia di Trento, risulta dovuta al significativo aumento delle vendite all’estero di mezzi di trasporto (+37 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016), macchinari ed apparecchi (+35 milioni), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9 milioni) e sostanze e prodotti chimici (+5 milioni); la sola categoria di prodotti farmaceutici, chimico-medicali e botanici avverte un saldo negativo di 2 milioni di euro.
Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti dell’attività manifatturiera (94,7% del valore complessivo).
La quota maggiore è da attribuire ai «macchinari ed apparecchi» (19,2%), seguono i «prodotti alimentari, bevande e tabacco» (16,2%), i «mezzi di trasporto» (14,9%), le «sostanze e i prodotti chimici» (9,4%) e il «legno, prodotti in legno, carta e stampa» (8,8%).
Complessivamente questi cinque settori rappresentano più del 68% delle esportazioni provinciali.
Per quanto riguarda l’import, al primo posto si collocano i «mezzi di trasporto» con il 22,3%, seguiti da «legno, prodotti in legno, carta e stampa» con il 12,8%, «prodotti alimentari e bevande» con il 12,5% e «sostanze e prodotti chimici» con il 11,9%.
Per quanto riguarda le aree di interscambio, l’Unione europea (28 Paesi) ha assorbito, nel primo trimestre, quasi il 68% delle esportazioni; dalla medesima zona è derivato l’81% delle importazioni.
Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania: 162 milioni di euro, pari al 17,7% delle vendite effettuate sui mercati internazionali.
A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 99 milioni di euro (pari al 10,8% delle esportazioni complessive), Regno Unito con 91 milioni di euro (pari al 9,9%) e Francia con 87 milioni di euro (pari al 9,5%).
Tra i mercati principali, su base tendenziale, hanno segnato buone performance le esportazioni verso Regno Unito (+24 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016), Germania (+23 milioni) e Stati Uniti (+18 milioni).
Va segnalato l’andamento delle esportazioni verso la Cina: 22,6 milioni di euro, per un aumento su base tendenziale del 71,4%.