Camere di commercio: in un anno passeranno da 105 a 60
Intanto la Camera di Trento riduce il disavanzo economico per l’esercizio in corso
Entra in vigore la legge che delega il governo ad attuare il «riordino» delle Camere di Commercio: posta la soglia minima di 75mila imprese, al di sotto della quale dovranno accorparsi.
Conti alla mano, da 105 le Camere di Commercio dovrebbero ridursi a 60.
Bisogna dire che molte Camere di Commercio avevano avviato autonomamente la revisione del settore, procedendo agli accorpamenti de caso.
In Piemonte passeranno da 8 a 3, in Veneto da 7 a 5, in Emilia Romagna da 9 a 4, in Lazio da 5 a2, in Campania da 5 a 4, in Puglia da 5 a 5.
Molte altre stanno pensando ad accorparsi.
Intanto la Camera di Commercio di Trento ha approvato l’assestamento preventivo economico dell’esercizio in corso, 2015.
Nel corso dell’incontro di Giunta avvenuto nel pomeriggio di oggi sono state approvare le seguenti variazioni:
- i proventi di parte corrente passano da una previsione iniziale di 13.076.300 euro ad una di 14.054.251 euro;
- gli oneri di parte corrente passano da una previsione iniziale di 14.608.900 euro ad una di 14.800.461 euro;
- i proventi finanziari subiscono un calo di 100.000 euro mentre i proventi straordinari evidenziano un aumento di 17.300 euro;
- gli oneri presentano variazioni nella parte straordinaria per un totale di 1.910 euro.
Con l’assestamento del preventivo economico 2015 i ricavi complessivi passano da 13.451.300 euro a 14.346.551 euro, mentre il totale dei costi passa da 14.608.900 euro, a 14.802.371 euro.
Il disavanzo economico per l’esercizio 2015 si riduce di 701.780 euro passando da 1.157.600 euro a 455.820 euro.
La predisposizione del documento di «Assestamento del Preventivo economico per il 2015» consente l’aggiornamento delle risorse complessive a disposizione dell’Ente, a seguito della sottoscrizione da parte dei presidenti della Provincia autonoma di Trento e della Camera di Commercio del nuovo Accordo di Programma valevole per la XV legislatura provinciale.