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Sanremo prima serata: il toccante monologo di Rula Jebreal

Il J'accuse! della giornalista italo-israeliana: «Chiedete a me come sono vestita, non alle donne stuprate»

Si è svolta stasera la prima serata di Sanremo. Focus della serata il monologo di Rula Jebreal.
La giornalista italo-israeliana ha lanciato il suo J’accuse! al pubblico del Festival di Sanremo con un toccante monologo, numeri e fatti che attestano le gravi discriminazioni e violenze subite dalle donne nel nostro Paese.
Cliccando l’immagine che segue si avvia il suo intervento - merita ascoltarlo - ma vogliamo segnalare tre momenti del monologo.
«Domani chiedetevi come erano vestite le conduttrici di Sanremo, chiedetevi come era vestita la Jebreal. Ma che non si chieda mai più a una donna che è stata stuprata come era vestita lei quella notte.»
«Mentre parlo, molte donne in Italia e nel mondo subiscono violenze, vengono messe in prigione per la richiesta del diritto al voto, e c'è una ragazza di 28 anni, Loujain, torturata perché ha chiesto di guidare la macchina.»
«Non dobbiamo più avere paura, noi donne vogliamo essere libere nello spazio e nel tempo, essere silenzio e rumore e musica.»

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