Valentino Magnani a sostegno del Villaggio S.O.S. di Trento
«ALOSAI», il nuovo disco di Valentino Magnani, il cantautore trentino si esibità sabato 14 dicembre per una serata live al Teatro Auditorium di Trento
Sarà un live di musica pop – rock melodico, con brani originali tratti dall'ultimo disco e alcuni brani inseriti negli album precedenti.
Sarà una serata ricca di sorprese, arricchita da momenti di danza e dalla presenza di alcuni ospiti che hanno contribuito alla realizzazione del disco.
La Band che affiancherà Valentino Magnani sarà composta da Nicola Conci e Gianluca Rossi alle chitarre, Max Vit alla batteria, Francesco Dallago al basso, Arianna Ferrari alla voce e ai cori, Sergio Tessadri alle tastiere. L'ingresso sarà gratuito.
«La musica per me – spiega Valentino Magnani – è sempre stata maestra di vita e di comunicazione verso gli altri. Potermi esprimere con un mezzo così semplice e magico, è come stare dentro una nuvola leggera, al di fuori di tutto. Per questo con la mia musica, affiancato dai ragazzi della band, salirò sul palco dell'Auditorium per donare al pubblico qualche emozione, ma per offrire anche un piccolo contributo a persone meno fortunate di noi. Con questo concerto, infatti, vogliamo abbracciare l'Associazione «SOS – Villaggio del Fanciullo» e così, quando appoggeremo la testa sul cuscino dopo aver concluso il concerto, i nostri occhi potranno brillare di una luce diversa. La luce che viene da qualche sorriso in più. Il calore di una casa per ogni bambino.»
VALENTINO MAGNANI
Nato a Cles all'inizio degli anni '60, intraprende la vita artistica e musicale all'età di 14 anni.
Inizia a suonare la batteria, spinto da una naturale passione e, non essendo figlio d'arte, inizia a studiare percussioni con un maestro di grosso rilievo a livello nazionale.
Intraprende quindi varie esperienze musicali suonando ai matrimoni e nelle sale da ballo.
Sono esperienze che gli fanno acquistare fiducia e a credere nei propri mezzi.
La sua intraprendenza lo porta ad arrangiarsi da solo nell'ambito musicale, formando i primi gruppi.
Curiosando nell'ambiente romagnolo e prendendo spunto dalle orchestre spettacolo di allora, alla fine degli anni ottanta forma l'unico vero gruppo-spettacolo del Trentino, FLASHDANCE, calcando diversi palchi importanti, anche fuori della regione e utilizzando le prime novità in campo tecnologico e audiovisivo.
Il gruppo era formato da 12 elementi, con sezione fiati, coriste e musicisti di alto livello.
Dopo molti altri progetti live venuti negli anni a seguire, compone nel 1998 il suo primo album, DAL PROFUNDO, raggiungendo l'obbiettivo di esprimere le proprie emozioni e stili di vita attraverso le sue canzoni.
Avendo raggiunto l'obbiettivo primario di poter vivere di musica, sviluppa le sue energie puntando sui vari servizi che era in grado di offrire il mondo dello spettacolo.
Fonda così la SHOW RENT SPETTACOLI, tutt'ora attiva, che vanta diverse collaborazioni con artisti di grosso calibro.
Il suo secondo album DATAZERO, realizzato nel 2005, evidenzia una notevole crescita artistica.
Nel corso di alcuni live di grande successo, presenta il singolo Vorrei, tutt'ora programmato dalle radio e sempre apprezzato degli addetti ai lavori.
Dopo diversi anni di attività live, decide di investire le sue energie e risorse sviluppando il suo studio di registrazione presso la sede della Show Rent e ricercando nel suo ultimo album ALOSAI del 2012 la vera essenza del rock, quella che avrebbe sempre voluto esprimere nel corso del suo percorso artistico.
ALOSAI
Produzione: Show Rent s.n.c
Direzione artistica: Max Vit – Valentino Magnani
Produzione esecutiva: E TU NO Prodiction
Arrangiamenti e missaggi: Max Vit – Valentino Magnani
Registrazioni effettuate presso S.R. Studios
Registrato da Valentino Magnani e Maximiliano Vit
Staff: E TU NO Prodiction
Ufficio Stampa: Alessandra Villotti
www.valentinomagnani.it - [email protected]
«LEONARDO SÌ, BEETHOVEN NO»
Dissertazione eccentrica con poema sinfonico di Francesco Pisanu
La musica è un pilastro della cultura, ma a differenza di pittura, letteratura e filosofia, la sua storia è ignorata dalla scuola: un gap formativo solo italiano, che ignora come il pensiero creativo occidentale sia il frutto di un’interazione continua tra musica, filosofia, teatro, arti letterarie, figurative e plastiche.
Lo spettacolo, che sarà in scena giovedì 12 e venerdì 13 dicembre alle ore 21,00 al Teatro San Marco di Trento, mira a sensibilizzare su questa assurda deficienza della scuola italiana, che ci rende culturalmente inferiori in Europa.
Nella prima parte si propongono pillole di storia, con esempi suonati dal vivo e contributi grafici, in cui si evidenzia la costante sinergia tra la musica e le altre forme creative.
Seguirà l’opera sinfonica-multimediale Up To the Moon, in cui è rappresentata l’interazione della musica col pensiero storico-artistico-filosofico.
Brevi dialoghi brillanti si intrecciano con brani musicali tra suggestioni videografiche e coreutiche.
Beethoven guida Monna Lisa lungo un percorso narrativo in cui si esplica la centralità della musica come forza liberatoria dell’immaginazione, potenza catalizzatrice della nostra facoltà di sognare.
Una facoltà che esalta la capacità di conoscere, interpretare e reinventare le cose.
Lo spettacolo vede in scena due voci recitanti, una vocalist, una quintetto vocale, un coro voci bianche, un gruppo Jazz e un quartetto d’archi, con interventi coreutici e scenografie virtuali:
Sergio Bonometti (Beethoven)
Annamaria Zaccaria (Monna Lisa)
Stefano Benedetti (scenografie virtuali)
Matteo Boato (bozzetti grafici)
Roberta Rigotto (vocals)
Jazzprint Orchestra
Danzamania (coreografie di Maria Pia di Mauro)
I Minipolifonici (Coro di voci bianche e ensemble vocale – dir. Annalia Nardelli)
Martino Consoli (dialoghi)
Francesco Pisanu (progetto, musica e parole)