Il 10 ottobre ci sarà «Il colore della musica in sala Grande»

Al Castello del Buonconsiglio concerto di musica classica del «cromatismo musicale»

Giovedì 10 ottobre alle 20.45 appuntamento con il Nuovo Ensemble con il concerto di musica impressionista.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il movimento impressionista rivoluzionò non solo il modo di dipingere, ma fu anche un nuovo modo di concepire la musica, più libero e meno legato agli schemi classici.
Alle sfumature di Monet, Renoir e Degas si contrapposero note musicali più sfuggenti, un «cromatismo musicale» nato dal genio di Debussy.
 
Questa musica, che ebbe fortuna fino agli inizi del Novecento, sarà protagonista giovedì 10 ottobre a ore 20.45 nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio con le note di Ravel, Debussy, Turina e Salzedo.
«Il colore della musica» questo il titolo della serata proposta dal Nuovo Ensemble che proporrà un programma di musica da camera costruito sulla musica impressionista francese e spagnola d’inizio '900, che aprirà e chiuderà nel nome di Turina.
 
Joaquin Turina, il più importante compositore impressionista spagnolo, dopo aver studiato a Madrid si sposta a Parigi, dove studia con V. d'Indy e frequenta i capiscuola dell'impressionismo francese C. Debussy e M. Ravel.
E sarà soprattutto quest'ultimo a guidarlo e ad influenzarlo nelle sue migliori pagine, come si sente sia nel «Ciclo Plateresco» op. 100 per arpa e pianoforte sia nelle stupende atmosfere da «Noce de Sevilla» che ritroviamo nelle «Scene Andaluse» op. 7 (per l'insolita formazione viola, pianoforte e quartetto d'archi), che chiudono il programma.
 
Tra le due composizioni di Turina vengono proposte due pagine tra le più conosciute dell’impressionismo francese: l'Habanera per violino e arpa di Ravel e la Sonata per viola, flauto e arpa di Debussy.
Questa, scritta nel 1915, è l'ultima opere cameristica scritta da Debussy, dai colori crepuscolari a dai toni a tratti malinconici: ed è la terza Sonata di un ciclo che, nei progetti del compositore, doveva essere di sei numeri ma che è rimasto incompleto.
 
A metà programma c'è spazio anche per Carlos Salzedo, arpista di origine francese che, dopo aver studiato a Parigi, emigrò negli USA nel 1909 dove fece una brillantissima carriera come arpista, compositore e direttore d'orchestra.
Suonano: Roberta Alessandrini arpa, Paola Regano flauto, Marino Nicolini pianoforte, Cinzia Chizzola violino, Lorenzo Bertoldi viola, Manuel Cardona violino, Silvia Anaclerio viola e Alberto Delama violoncello.
 
Il concerto è organizzato dal Nuovo Ensemble di Trento e rientra in un progetto sostenuto dalla Regione Autonoma Trentino Alto Adige e dalla Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, e prevede repliche presso le scuole musicali dell'Alta Valsugana.