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Nel Giardino del S. Chiara la 26ª edizione di «Itinerari Folk»

Dal primo luglio al 7 agosto 2013 il «Giardino d'Estate» del Centro S. Chiara ospiterà la 26ª edizione del Festival

Il calendario estivo degli appuntamenti farà seguito al concerto di apertura della rassegna che il 17 maggio scorso ha visto in scena nel Ridotto del Teatro Sociale il fisarmonicista sudamericano Alejandro Brittes, uno fra i più importanti divulgatori di chamamé, un tipo di musica folkloristica ballabile originaria delle regioni litoranee dell'Argentina e diffusa anche nel Paraguay, nel sud del Brasile, in parte dell'Uruguay e nel sud del Cile.

«Il tema di questa edizione della rassegna, ricchissimo di declinazioni e suggestioni – ha spiegato Mauro Odorizzi – è quello degli strumenti a corda. Nelle scelte di questa ventiseiesima edizione come al solito siamo andati in tutte le direzioni dal Sudamerica alla Mongolia, dal Portogallo alla Bulgaria, dagli Stati Uniti all’Ungheria e ovviamente in Italia e in Trentino.
«Abbiamo posto l’attenzione su strumenti molto legati ad un contesto etnico e tradizionale, ma con l’avvertenza di farli suonare ad esecutori del tutto straordinari capaci di proiettarli nella dimensione della modernità e del futuro. Così è di sicuro per Aziz Sahmaoui, il marocchino fondatore dell’ONB (Orchestre National de Barbes) progetto storico di fusion degli anni novanta nonché collaboratore di Zawinul, che si immerge nella trance Gnawa con mandole e cordofoni afro-maghrebini. 
«Così è anche per Edmar Castaneda, il giovane colombiano che con una tecnica stellare porta l’arpa diatonica in territori sconosciuti e senza confini. Analogo discorso vale anche per Custodio Castelo, che in maniera convincente e autorevole riesce ad emancipare la chitarra portoghese dal ruolo ancillare che nel Fado le viene attribuito rispetto al canto, e per Violons Barbares, dove due violini arcaici provenienti da Bulgaria e Mongolia creano un’entusiasmante ed energica interazione di grande impatto dal vivo.»

«Ci siamo voluti occupare di chitarra, presentando due esperienze cantautorali molto particolari: quella di Giua & Armando Corsi che hanno prodotto un doppio CD incantevole e quella di Giacomo Lariccia, emergente segnalato al Premio Tenco 2012 con tante cose da dire e da ascoltare. Di chitarra si parla poi con il nuovo trio promosso da Beppe Gambetta con Mike Dowling e Chris Newman.

«Parlando di violino l’appuntamento proposto è quello con la tradizione del ballo popolare dell’area emiliana con i Violini di Santa Vittoria, raffinati esecutori di un repertorio affermatosi tra metà ottocento e gli anni trenta del secolo scorso. Con gli ungheresi Söndörgő scopriamo invece uno strumento a plettro della minoranza slava, simile al mandolino, che si chiama tambura o tamburitza: un’idea dei balcani fuori dai luoghi comuni delle bande di ottoni, considerata dalla critica europea la migliore proposta dell’est Europa negli ultimi anni.
«Sul versante locale è presente in calendario il Tamburo del Sole, che per i vent’anni di attività esce con un nuovo CD «Musikanti» dedicato al klezmer e ai balcani ma con brani appartenenti alla cultura Sinti e Rom.
«L’apertura del programma anche quest’anno ci ha proposto un’anteprima: il 17 maggio è stato a Trento l’artista argentino Alejandro Brittes, in Europa per un tour promozionale in collaborazione con l’associazione Trentini nel Mondo onlus. La sua musica è radicata nella tradizione gaucha e nel genere popolare chamamè, ma si propone in una chiave colta e d’autore dove protagonista sono la fisarmonica e le chitarre a sette corde.
«Il sitar indiano e la danza di Bollywood chiudono questa edizione di Itinerari con una serata a due facce: il ricordo di Ravi Shankar, nume tutelare della musica classica del Nord India e protagonista globale nella musica del novecento, e l’estetica della danza di Bollywood, espressione popolare della contaminazione del folclore all’interno di un’industria cinematografica che festeggia cento anni dalla sua nascita.»
 
 IL PROGRAMMA  
Lunedì 1 luglio 2013 – ore 21.30
AZIZ SAHMAOUI & UNIVERSITY OF GNAWA - (Maroccco – Senegal)
Aziz Sahmaoui è cresciuto a Marrakesh, dove è considerato una vera fonte di ispirazione per molti musicisti della nuova generazione.
Dopo gli studi di letteratura, si è trasferito a Parigi dove ha fondato l’Orchestre National de Barbès, una band fondamentale della scena world e fusion degli anni ’90.
In ambito jazz ha collaborato con artisti come Joe Zawinul, NguyênLê e Michael Gibbs dei Sixun.
Con il progetto «Unversity of Gnawa» Aziz torna alle radici e al repertorio gnawa, musica sacra che ha lo scopo di stabilire un legame diretto con i santi protettori e allontanare gli spiriti malvagi.
Al fianco di Aziz Sahmaoui, che suona lo ngoni e la mandola, Hervé Samb (chitarra), AluneWade (basso), Cheikh Diallo (kora e tastiere) e AdhilMirghani (percussioni), tutti impegnati anche nel canto.
 
Domenica 7 luglio 2013 – ore 21.30
IL TAMBURO DEL SOLE - (Italia)
A vent’anni dalla sua costituzione, il gruppo trentino «Il Tamburo del Sole», festeggia con l’uscita del nuovo CD «Musikanti», una pluriennale attività dedicata alla musica popolare, con particolare interesse verso il repertorio klezmer (la musica degli ebrei dell’Europa dell’Est) e, più in generale, per la musica balcanica e tzigana. Il quarto lavoro della discografia del gruppo, che viene presentato in concerto, si arricchisce anche di alcuni brani della tradizione Sinti e Rom.
«Il Tamburo del Sole» è composto da Rossana Caldini (violino e voce), Ivano Chistè (chitarra, basso e mandolino), Cristian Fontana (fisarmonica e vibrandoneon), Maria Grazia Gadotti (percussioni) e Alessandra Robol (clarinetti, sassofono soprano e voce).
 
- Mercoledì 10 luglio 2013 – ore 21.30
EDMAR CASTANEDA - (Colombia)
Nato a Bogotà nel 1978, Edmar ha imparato a suonare l’arpa diatonica sudamericana in tenera età dal padre, Pavelid Castaneda.
Ancora giovane si è trasferito negli Stati Uniti dove si è diplomato in tromba e si è appassionato al mondo del jazz.
Questa esperienza gli ha aperto un infinito orizzonte dove ha recuperato le tradizioni musicali del suo Paese, combinandole con il latin jazz.
Rivelazione ad «Umbria Jazz Winter» di qualche anno fa, possiede una tecnica e una sensibilità straordinarie che esaltano le qualità dell’arpa sia in chiave ritmica che melodica.
 
Lunedì 15 luglio 2013 – ore 21.30
CUSTODIO CASTELO TRIO - (Portogallo)
Maestro indiscusso della chitarra portoghese, Custòdio Castelo ha incontrato questo strumento già all’età di sette anni.
Nato ad Almeirim nel 1966, viene paragonato al grande Carlos Parades per il suo talento compositivo, ma soprattutto per aver promosso la chitarra portoghese quale strumento solista e non solo di accompagnamento.
Ha suonato per Cristina Branco, Misia, Mafalda Arnaulth, Mariza e, da ultimo, per Ana Moura. Per Custodio Castelo è arrivato ora il momento di affermare le qualità di solista e di autore con il CD «InVentus», uscito da pochi mesi, che sarà presentato in concerto con un trio di sole corde comprendente anche Carlos Leitao (chitarra) e Carlos Menezes (contrabbasso).
 
Giovedì 18 luglio 2013 – ore 21.30
MARCO AMBROSINI - (Italia)
La nyckelharpa (viola d'amore a chiavi), strumento nazionale svedese, ha trovato in Marco Ambrosini il suo massimo rappresentante nell'area dell'Europa continentale.
La sua carriera spazia dalla musica antica al barocco, dal jazz all'avanguardia.
La sua esibizione in solo ha per titolo «Sonate, danze e fantasie dal Medioevo al giorno d'oggi».
BEPPE GAMBETTA, MIKE DOWLING, CHRIS NEWMAN - (Italia/USA/Inghilterra)
Un inedito concerto di chitarre ideato da Beppe Gambetta, ben noto al pubblico di Itinerari Folk.
Con lui ci sono Mike Dowling, cantante, compositore e maestro della chitarra a risuonatore, e Chris Newman, virtuoso delle tecniche a plettro e improvvisatore raffinato.
Roots music americana, blues, vintage jazz, nonché tradizioni celtiche e mediterranee. Per Gambetta sarà l'occasione per presentare anche il suo ultimo CD «The American Album».
 
Lunedì 22 luglio 2013, ore 21.30
VIOLONS BARBARES - (Bulgaria-Mongolia)
I violini barbari sono un originale progetto basato sul dialogo tra due arcaici strumenti di differente provenienza geografica: il morin khoor o violino a testa di cavallo, appartenente alla tradizione della Mongolia, e il gadulka bulgaro, violino etnico con tre corde melodiche e addirittura undici corde di risonanza.
La forza emotiva e a tratti selvaggia che emanano questi due strumenti è inoltre immersa nella dimensione percussiva ricca di timbri, colori ed energia pulsante creata da Fabien Guyot.
Promotore di questo insolito trio è Dimitar Gougov, virtuoso del gadulka e già componente del Philip Koutev ensemble, con Dandarvaanchig Enkhjargal, originario di Ulan Bator, magistrale interprete di morin khoor e del canto difonico.
 
Giovedì 25 luglio 2013 – ore 21.30
SÖNDÖRGŐ - (Ungheria)
I Söndörgő, eredi della lezione della famiglia Eredics (Vujicsics ensemble), presentano i repertori delle minoranze slave che si sono insediate in Ungheria con una strumentazione basata sulla tamburitza, un piccolo strumento simile al mandolino.
Provengono dal villaggio di Szentendre che si trova sul Danubio nei pressi di Budapest.
Acclamati dalla critica in tutta Europa, attualmente sono l’ensemble magiaro della nuova generazione più affermato a livello internazionale.
Il gruppo è composto da Aron Eredics (tambura, tenor tambura, derbuka, tapan), Benjamin Eredics (kontra tambura, tromba), David Eredics (tambuta, alt tambura, kaval, clarinetto, sax), Salamon Eredics (fisarmonica, flute, alt tambura) e Attila Buzas (bass tambura), tutti impegnati anche nel canto.
 
Lunedì 29 luglio 2013 – ore 21.30
I VIOLINI DI SANTA VITTORIA - (Italia)
Sono gli eredi dell’antica tradizione dei «Cento Violini» di Santa Vittoria (Gualtieri – Reggio Emilia), nata all’inizio dell’Ottocento quando nelle campagne emiliane arrivarono i nuovi balli di origine popolare provenienti dai paesi tedeschi e da quelli slavi, come polca, mazurca e valzer.
Il progetto di recupero di questa tradizione ha preso il via nel 2001 dopo un lungo lavoro di ricerca.
Il quintetto d’archi esegue il repertorio in voga negli anni trenta tra i musicisti braccianti, e in particolare quello appartenente alla famiglia Bagnoli.
I «Violini di Santa Vittoria» sono Orfeo Bossini (II° violino e narratore), Davide Bizzarri (I° violino), Roberto Mattioli (III° violino), Ciro Chiapponi (viola) e Filippo Pedol (contrabbasso).
 
Mercoledì 31 luglio 2013 – ore 21.30
GIUA & ARMANDO CORSI - (Italia)
E’ un insolito sodalizio quello tra Maria Pierantoni Giua, giovane e affermata cantautrice (vari i riconoscimenti e tra questi la finale a Sanremo nel 2008), e Armando Corsi, chitarrista con quarant’anni di carriera ad altissimo livello (tournée con Ivano Fossati e molte collaborazioni importanti).
Entrambi con radici liguri e con una passione per il mondo latino e la musica popolare, presentano un intrigante doppio CD dal titolo «TrE» (2012) suonato a quattro mani e tante voci, con ospiti come Jaques Morelenbaum, Fausto Mesolella, Mario Arcari e Riccardo Tesi.
 
Lunedì 5 agosto 2013 – ore 21.00
GIACOMO LARICCIA - (Italia - Belgio)
Quella di Giacomo Lariccia, romano classe 1975, è la storia di un musicista che lascia l’Italia e trova l’America in Europa. Giramondo con la chitarra in spalla, ha trovato a Bruxelles l’ambiente giusto per coltivare la passione per il jazz.
All’improvviso, dopo anni di note, improvvisazioni e assoli bislacchi, ha scoperto la potenza della parola.
Nasce così il Lariccia cantautore che rovista nella memoria e crea personaggi e storie legati all’infanzia, alla storia, ma anche all’attualità come in «Povera Italia», che affronta il tema della fuga dei cervelli all'estero. Con il CD «Colpo di sole» è stato finalista al Premio Tenco 2012 nella categoria «opera prima».
Lo accompagnano in concerto Marco Locurcio alla chitarra elettrica e Mathieu Moron alla fisarmonica.
 
Mercoledì 7 agosto 2013 – ore 21.00
SAGEER KHAN, AMBILI ABRAHAM E RASHMI V. BHATT - (India)
Omaggio a Ravi Shankar
Il sitar è certamente il più conosciuto tra gli strumenti indiani.
Un grande merito va a Ravi Shankar, recentemente scomparso, musicista che ha attraversato il novecento come straordinario ambasciatore della cultura del suo paese, capace di dialogare con vari generi musicali senza mai rinnegare le radici del Raga, l’essenza estetica della musica classica del Nord India.
Per rendergli omaggio «Itinerari Folk» ospita il grande maestro di sitar Sageer Khan, accompagnato alle tabla da Rashmi V. Bhatt.
Nel 2013 si festeggia, inoltre, il centenario di Bollywood: Ambili Abraham, ballerina e coreografa che per prima ha introdotto in Italia la danza del cinema indiano, presenterà una serie di esempi di questo stile affascinante e ricco di contaminazioni folkloriche.

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