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Lettere al Giornale – Paolo Farinati

«Trentino Fiere nell’area ex Montecatini - Alumental: ottima prospettiva per la Vallagarina e per il Trentino»

Il Presidente di Riva Fierecongressi Roberto Pellegrini, alla presentazione in questi giorni della 101ª edizione di Expo Riva Schuh & Gardabags, prevista dal 15 al 18 giugno, ha chiaramente e responsabilmente denunciato i forti ritardi della Provincia Autonoma di Trento nella promessa realizzazione degli investimenti e dei necessari ampliamenti degli spazi fieristici in località Baltera di Riva del Garda.
Ritengo Roberto Pellegrini persona intelligente e capace di difendere gli interessi della società da lui presieduta e della sua comunità dell’Alto Garda.
Ma quanto da lui pubblicamente denunciato mi stimola a rilanciare, con altrettanta chiarezza e senso di responsabilità, una visione e un progetto che oggi ritengo di ancor maggiore importanza, per lo sviluppo futuro del nostro Trentino e per un’allocazione appropriata delle nostre risorse finanziarie trentine.
 
Mi riferisco al recupero annunciato (finalmente!), della strategica area a suo tempo occupata dall’ex Montecatini - Alumental lungo la sponda destra dell’Adige nel Comune di Mori.
Nell’autunno 2021 la Trentino Sviluppo pubblicò il bando che aveva l’obiettivo di individuare entro 60 giorni le imprese che avrebbero risanato e recuperato la suddetta ampia area, che si trova in prossimità del casello autostradale di Rovereto Sud e, quindi, a poche centinaia di metri dall’Autostrada del Brennero A22.
Definirla, pertanto, un’area strategica per la Vallagarina e per il Trentino è dire ben poco.
 
Per parola dell’Assessore provinciale alle Attività Economiche Achille Spinelli, la volontà politica espressa allora era di accelerare il suo recupero dopo ben oltre 40 anni, in chiara funzione di un suo nuovo atteso concreto utilizzo.
La vicinanza anche all’area produttiva delle Casotte, già in fase avanzata di adeguata infra strutturazione, anche viabilistica, renderebbe il tutto molto appetibile e interessante in termini industriali.
Ma non solo.
Il passaggio sulla A22 di oltre 60 milioni di automezzi all’anno, offre oggettivamente all’area ex Montecatini un valore economico e sociale assolutamente di livello internazionale.
 
Un’area che potrebbe divenire una porta per il Trentino e per l’Italia di rilevanza quantomeno europea.
La sua posizione è unica.
Il suo recupero è vitale per l’economia della nostra comunità. Richiederà certamente una profonda bonifica, che sarà onerosa e lunga nel tempo.
Ma l’importante è incominciare.
I Sindaci dei nostri Comuni lagarini dovrebbero cogliere questa grande opportunità. Con visione, coraggio e determinazione.
Ma ritorno al dunque, ovvero sul come utilizzare quei preziosi ettari di terreno.
 
Stante l’enorme visibilità del luogo, posto a poche centinaia di metri dalla A22, perché non farne un grande centro polifunzionale, in cui inserire anche uno spazio espositivo che potrebbe chiamarsi Trentino Fiere?
So molto bene che per tale funzione è stato scelto l’Alto Garda, anche e soprattutto per l’ampia offerta alberghiera che Riva del Garda, Arco, Torbole, Nago possono mettere a disposizione.
Ma organizzare fiere alla «Busa» crea inevitabilmente parecchi ulteriori problemi di viabilità, con vetture e soprattutto camion che già rendono il collegamento tra Rovereto e l’Alto Garda costantemente molto problematico.
E ritengo che la galleria in costruzione a Passo San Giovanni non risolverà del tutto tali problemi.
Anzi, potrebbe anche acuirli.
 
L’eccessivo traffico non concorre certamente a valorizzare uno dei più belli e amati laghi d’Italia e d’Europa. Aggiungo, comunque, che se l’Ente Trentino Fiere fosse ospitato all’ex Montecatini - Alumental, nulla vieta che gli espositori, gli ospiti e i visitatori delle varie manifestazioni possano andare a soggiornare negli alberghi vicini al lago.
Si tratta di mettere in campo una buona comunicazione e una valida collaborazione tra i territori e tra le APT confinanti. Io ho partecipato a molte fiere a Milano, ma a dormire andavo tranquillamente in provincia di Varese.
In sintesi, tale prospettiva potrebbe mettere in atto un’ottima sinergia tra la Vallagarina e l’Alto Garda, da porre subito all’attenzione di un tavolo di confronto e di una possibile progettazione, avente la Provincia di Trento quale indispensabile regista.
 
Qui si tratta anche di riequilibrare un’area socio – economica meritatamente e naturalmente assai ricca per via del turismo, come l’Alto Garda, con una più condizionata e dipendente dai cicli economici, in quanto soprattutto produttiva, come la Vallagarina.
Il tempo come sempre è variabile molto preziosa. Momenti storici come quello che stiamo vivendo richiedono risposte immediate e concrete.
La gente vuole ricostruire una fiducia comunitaria, anche e soprattutto verso la politica.
La Vallagarina, in quanto, come già scritto, prevalentemente produttiva, soffre più di tutte le altre valli trentine.

Questa nuova possibile collaborazione tra la Vallagarina e l’Alto Garda può costituire una potente «locomotiva», capace di condurci verso un nuovo sviluppo sostenibile.
La politica si assuma le sue dovute responsabilità.
Grazie anche all’Europa le risorse finanziarie non mancano e non mancheranno.
È in gioco la credibilità della politica stessa. Come parimenti buona parte del futuro benessere di un vasto territorio del nostro Trentino.
 
Paolo Farinati
(Consigliere comunale di Rovereto)

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