Val di Non, terra di castelli e di dimore storiche
Castel Coredo e Palazzo Nero aprono le porte al pubblico dall’8 giugno al 3 novembre
La Val di Non, oltre che terra di mele, è terra di bellissimi castelli e dimore storiche, disseminati in punti un tempo strategici per controllare il territorio e oggi occasione per ammirare il paesaggio da una prospettiva privilegiata che rivela suggestivi scorci di panorama.
Le vedute che regalano non sono però l’unico motivo per avvicinarli.
Grazie a un attento lavoro di valorizzazione a più mani, anno dopo anno, si susseguono le apertura delle loro sale al pubblico rivelando patrimoni storico-artistici di inestimabile valore: quadrerie, cicli di affreschi, antichi e preziosi mobili, importanti documenti che permettono di inquadrare il ruolo di primo piano svolto nei secoli dalla Val di Non sia nel principato vescovile di Trento sia nell’impero guidato dagli Asburgo, memorabilia capaci di evocare immediatamente la sensazione di essere protagonisti di un viaggio nel tempo o di muoversi su un set cinematografico!
E dopo le straordinarie aperture al pubblico di Castel Thun, Castel Valer e Castel Nanno, che hanno attratto in Val di Non migliaia di persone, l’estate del 2019 porta con sé due altre novità: dall’8 giugno, Castel Coredo e Palazzo Nero, ubicati nel borgo che dà il nome al maniero, saranno oggetto di interessanti visite guidate che ne metteranno in luce opere d’arte, storie ufficiali, leggende e… segreti!
Dal 1° luglio al 15 settembre gli appuntamenti in programma sono due al giorno – nei restanti periodi i giorni di visita sono in calendario nel weekend e nelle giornate festive - e permetteranno di seguire un affascinante percorso di scoperta di uno dei borghi più antichi della Val di Non, teatro degli efferati processi alle streghe avvenuti tra il 1613 e il 1614 proprio a Palazzo Nero, nei pressi del quale si svolsero anche le esecuzioni.
Per comprendere la rilevanza nel panorama trentino delle due dimore storiche vale la pena di soffermarsi su alcuni aspetti delle loro caratteristiche strutturali e su ciò che attende i visitatori.
CASTEL COREDO
Castel Coredo non ha le tipiche sembianze di un castello: è un austero palazzo signorile, che sonnecchia indisturbato in cima a un colle, nascosto alla vista da un bosco di conifere, che ospitava un antico maniero turrito documentato per la prima volta nel 1291.
Il complesso fortificato fu rimaneggiato poco dopo la metà del XV secolo per volere del principe vescovo Giorgio II Hack, ma fu interamente distrutto da un incendio nel 1611.
L’attuale edificio risale al 1726, data che si legge nell’iscrizione posta sopra il portale d’ingresso, accompagnata dallo stemma di Sigismondo Nicolò Coreth: a quest’ultimo, cavaliere del Sacro Romano Impero e consigliere dell’Austria Superiore, si deve la ricostruzione del palazzo nelle forme attuali. Il compatto edificio a quattro piani è tuttora di proprietà dei conti Coreth zu Coredo und Starkenberg, elevati al titolo comitale nel 1772 da Maria Teresa d’Austria.
Al suo interno è possibile ammirare pregevoli arredi, trofei di caccia e un’interessante piccola quadreria, composta principalmente di ritratti di avi ed esponenti della Casa d’Asburgo. I dipinti ricoprono le pareti di un grande salone a doppia altezza, sul quale si affaccia il quadrante di un orologio, mentre sul soffitto è presente lo stemma di famiglia.
PALAZZO NERO
Palazzo Nero fu sede della Giustizia fra il 1460 e il 1475 circa.
L'appellativo di Palazzo Nero deriva probabilmente da un incendio doloso che vide il palazzo invaso dalle fiamme quando nel 1477 gli abitanti della valle si scagliarono contro il proprietario dell'edificio, un massaro che non godeva del loro favore.
Eretto nel 1460 dal Principe Vescovo Giorgio II Hack su una preesistente casa murata presenta ancora oggi una caratteristica facciata «a sperone».
È uno dei rari esempi di edilizia pubblica del '400 conservati in regione e, nonostante gli interventi conservativi, restituisce piuttosto fedelmente le originarie fattezze quattrocentesche.
Al primo piano, è visibile un interessante ciclo di affreschi collocato nella cosiddetta Sala del Giudizio e databile al periodo in cui a Coredo si amministrava la giustizia.
Il soggetto dei dipinti è una rielaborazione austriaca delle storie di Genoveffa.
Fra il 1613 e il 1614, Palazzo Nero fu sede di un processo per stregoneria che coinvolse ben 150 imputati. Le esecuzioni ebbero luogo nella piazza antistante l'edificio.
IL CIRCUITO DEI CASTELLI DELLA VAL DI NON
Tutte le informazioni e le opportunità di visita delle dimore storiche della Val di Non sono presenti sul sito www.castellivaldinon.it.
Fino al prossimo autunno, oltre alle due novità sarà possibile visitate Castel Thun, Castel Valer, uno dei manieri meglio conservati delle Alpi, in mano alla famiglia Spaur dal 1300, e Castel Nanno, altro edificio salito alle cronache, oltre che per le sue sembianze palladiane, anche per essere stato macabro teatro, nello stesso periodo di Palazzo Nero, di processi alle streghe.